giovedì 5 marzo 2020
Vico Equense. La maggioranza chiede provvedimenti a favore dei lavoratori stagionali
Vico Equense - Predisporre una delibera di Giunta urgente da inviare al Ministero del Lavoro e al Governo contenente i seguenti indirizzi: approvare un apposito provvedimento a favore dei lavoratori stagionali delle località a forte vocazione turistica che preveda l'aumento del periodo di corresponsione della NASPI almeno fino al 30 aprile 2020 e approvare un piano urgente per il rilancio del comparto turistico. È quanto chiede la maggioranza consiliare al Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, per fare fronte alla grave emergenza economica che, a causa della psicosi da Covid-19, rischia di mettere in ginocchio l'economia locale. “La città di Vico Equense – scrivono i consiglieri comunali Giuseppe Aiello, Giovanni Visco, Salvatore Guida, Carolina Apuzzo, Federica Leone, Marilisa Di Guida, Raffaella Arpino, Giovanni Vanacore e Luigi Verde - e l'intera penisola sorrentina fondano la loro economia quasi esclusivamente sul turismo. La maggior parte dei cittadini lavorano in questo comparto, come stagionali.” La Naspi, come è noto, è una indennità di disoccupazione, destinata ai lavoratori stagionali, dipendenti di imprese turistiche, come strutture alberghiere ed esercizi commerciali, viene corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. “Pertanto – continua la maggioranza - i lavoratori stagionali tipici delle nostre località, risultano fortemente penalizzati in quanto il loro periodo lavorativo non supera in genere i sei mesi e, percependo dunque la NASPI, solo per mesi tre. Considerato che il settore turistico - aggiungono i consiglieri - di fronte alla problematica derivante dalla diffusione del coronavirus, ha già subito un danno irreversibile e che ad oggi non ci sono previsioni sulla ripartenza del comparto e sulla riapertura delle strutture alberghiere ed extralberghiere e di conseguenza sulla assunzione di tutti i lavori stagionali del comparto. La mancata occupazione di tanti lavoratori stagionali, mette in crisi la maggior parte delle famiglie e comporterebbe ancora di più un blocco totale ai consumi di intere città”.
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