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| Flora Beneduce |
Questa mattina il quotidiano Il Mattino intervista il consigliere regionale
Flora Beneduce. Lei stessa sulla sua pagina facebook si definisce così: "Sono una popolare, senza mezzi termini, tutti conoscono i miei valori cristiano democratici: lavorare per i miei concittadini e portare avanti le istanze dei territori della nostra regione, da Primario Medico sono scesa in campo per questo. Dobbiamo creare ponti per salvare la Campania, e per far ciò, uscire dalle artificiose logiche dell'inconsistenza." A chi oggi l'attacca per aver lasciato Forza Italia ed essere passata con il Governatore Vincenzo De Luca dice: "La mia non è stata una scelta improvvisa, è maturata nel tempo. Ne discutevo già con mio marito. Ma sono una sentimentale e lasciai perdere. Avevo sposato l'idea liberale di Silvio Berlusconi e mi dispiaceva lasciare un partito nel quale avevo creduto fortemente". Rifiuta l'etichetta di trasformista ed attacca. "Si è trasformata Forza Italia, non Flora Beneduce...", sottolineando che il partito ha smarrito i suoi valori fondanti, dove le decisioni sono prese senza una discussione. "In questi anni - scrive ancora la Beneduce su Facebook - ho vissuto in prima persona le emergenze della nostra terra, ecco perchè non mi sono mai fermata. Detengo un mezzo record, sono tra i consiglieri più produttivi della Campania con 41 proposte di legge, 7 già approvate e 52 mozioni, 40 interrogazioni e 8 risoluzioni che costituiscono la piattaforma programmatica su cui vorremmo lavorare nei prossimi cinque anni. Nel periodo Covid ho presentato in 3 mesi più di 70 istanze - altro record - sempre credendo nel dialogo. Ora è tempo di continuare su questa strada, ma stavolta saremo come fari nella notte, pronti ad illuminare, in maniera ancora più concreta, l'azione del Governo Regionale." Di De Luca apprezza il decisionismo. "Ci siamo sentiti telefonicamente. È entusiasta della mia scelta, apprezza il lavoro che ho svolto per cinque anni in consiglio regionale. Del resto, le mie proposte di legge sono state tutte approvate all'unanimità".
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