Firmato l'accordo di programma per il completo recupero ambientale dell'area
Realizzare un’oasi naturalistica presso la sorgente di Santa Marina di Lavorate, un’area di oltre 100.000 metri quadri posta a confine tra i comuni di Sarno e Nocera Inferiore, utilizzata per la captazione delle acque che alimentano più di 30 comuni del distretto Sarnese-Vesuviano. È stato presentato, nei giardini di Villa Lanzara, il progetto di recupero ambientale che vede l’azione sinergica di Regione Campania, Provincia di Salerno, Gori, Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, Ente Parco Regionale del fiume Sarno e amministrazioni comunali di Sarno e Nocera Inferiore. L’intesa è stata sigillata attraverso l’accordo di programma firmato dal Vice Presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, dal Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, dal Presidente di Gori, Sabino De Blasi, dal Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, Mario Rosario D’Angelo, dal Presidente del Parco Regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno, Antonio Crescenzo, dal Sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, e dal Sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. “ Si tratta di un’attività che fa seguito al completamento di una prima parte di interventi durante i quali Gori, che attualmente gestisce il sito, grazie anche alle somme messe a disposizione dalla Regione Campania, si è impegnata a ristrutturare tutti i manufatti delle sorgenti, rimuovendo i rifiuti e gli abusi nelle zone attigue e nell’ex Cava di Lavorate.
Il nostro intento è contribuire ancora alla realizzazione di questo importante progetto, al fine di restituire alla comunità il godimento di un luogo dal grande valore paesaggistico ” – sottolinea il Presidente di GORI, Sabino De Blasi. Nell’ambito di questa seconda fase di interventi, Gori completerà l’attività di rimozione dei rifiuti e di bonifica dei siti. Inoltre, l’azienda provvederà a recintare l’area di intervento in sinergia con il Consorzio di Bonifica; sarà realizzato anche un sistema di videosorveglianza e controllo degli accessi nelle zone di tutela ambientale assoluta delle sorgenti. Infine, Gori verificherà la possibilità di provvedere, in sinergia con il Consorzio di Bonifica e su specifica autorizzazione della Regione Campania, alla messa in sicurezza del Rio Lavorate. “ La salvaguardia dell’ambiente e la tutela della risorsa idrica sono valori che da sempre animano il nostro operato, e il completo recupero ambientale di questo luogo, situato nel Parco Regionale del fiume Sarno, è uno degli obiettivi che intendiamo perseguire. Il nostro impegno è diretto al risanamento del fiume Sarno e dei suoi affluenti, e al disinquinamento del golfo di Napoli, attraverso la realizzazione delle opere che stiamo portando avanti in sinergia con la Regione Campania e l’Ente Idrico Campano ” il commento dell’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello. L’azienda, infatti, è stata individuata soggetto attuatore degli interventi finanziati dalla Regione Campania per 181,6 milioni di euro: un’azione complessa di potenziamento delle reti fognarie e depurazione, composta da 35 opere, di cui 19 rientranti nel Progetto Sarno, oltre ad altri interventi strategici in corso, tra cui quelli alle reti fognarie di Torre Annunziata, Torre del Greco, Boscoreale e Castellammare di Stabia. Stasera abbiamo esposto un progetto che è il risultato di una strategia istituzionale comune, scandita da ampie progettualità e fatti concreti. Il fiume Sarno deve essere restituito ai cittadini e alla sua naturale bellezza, e la nascita di quest’oasi è un tassello che fa parte di un ampio puzzle di risanamento. Il nostro obiettivo principale resta quello di collettare i reflui di questo grande bacino idrografico, che conta circa 800.000 abitanti, ai depuratori” conclude il Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. In tale ottica, i prossimi interventi riguarderanno l'adeguamento del depuratore di Scafati ed il risanamento e la messa in esercizio del sistema di collettori a servizio del depuratore di Angri. Essi vanno ad aggiungersi all’attivazione dei primi rami dei collettori SUB 1 e SUB 2, che ha consentito l’eliminazione complessiva degli scarichi in ambiente di oltre 150.000 abitanti equivalenti, cioè dell’inquinamento prodotto sia dai residenti sia dagli insediamenti industriali. Contestualmente ai passi in avanti compiuti sotto il profilo tecnico- operativo, Gori ha avviato una serie di azioni di sostenibilità ambientale, tra cui il progetto Energie per il Sarno . Lo scopo di quest’iniziativa, a cui hanno aderito 33 sindaci, è quello di avviare un tavolo di confronto permanente, ascoltando e coinvolgendo le comunità. Un percorso già avviato lo scorso anno attraverso specifiche azioni di informazione e sensibilizzazione, tra cui il progetto Plastic Free, per la riduzione dell’utilizzo della plastica monouso, e la campagna di comunicazione “Un click per il Sarno”, che rende gli utenti protagonisti di azioni concrete per la tutela del corso d’acqua semplicemente aderendo, in maniera totalmente gratuita, al servizio Bolletta Web. Gori, infine, ha aperto anche un’importante interlocuzione con l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (ANICAV), con l’obiettivo di introdurre una strategia comune che tenga conto dell’efficacia dei processi di depurazione senza pregiudicare gli aspetti produttivi di un tessuto che, con le sue eccellenze, contraddistingue il territorio agro-nocerino sarnese.
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