domenica 27 giugno 2021

Vico Equense. “C’era una volta il premio Casciaro”, concorso di pittura estemporanea

Vico Equense - L’Amministrazione comunale di Vico Equense ha concesso il patrocinio all’iniziativa “C’era una volta il premio Casciaro”, proposta dalla locale sezione della Lega Navale. L'evento si svolgerà domenica 11 luglio 2021, dalle ore 9.30, nella piazzetta di Seiano, il luogo dove amava trascorrere l’estate il pittore Giuseppe Casciaro, affascinato dalla bellezza del posto. Successivamente l’Amministrazione ha titolato una strada a suo nome. Lo si poteva, infatti, incontrare tra le stradine del borgo a dipingere paesaggi, oppure intento a insegnare i rudimenti del disegno a giovani aspiranti pittori. Casciaro è stato anche professore onorario delle Accademie di Belle Arti di Napoli, di Urbino e di Bologna. Grazie all’intuizione di Osvaldo Ruggiero, che nel tempo è stato presidente del prestigioso “Circolo Seiano”, Sindaco di Vico Equense e direttore dell’Azienda di Cura e Soggiorno, nel 1962 ebbe inizio il concorso di pittura intitolato alla memoria dell’artista, il cosiddetto premio Nazionale di pittura estemporanea “Casciaro”. Il dottor Ruggiero rese il premio di pittura un appuntamento imperdibile nel panorama artistico nazionale, che di anno in anno incontrava il favore dei pittori, del pubblico e di critici autorevoli che riportavano l’avvenimento sulle pagine dei quotidiani. Dal 1983 il premio, rimasto nella memoria di tanti, che a vario titolo hanno partecipato o soltanto assistito alle esposizioni, non è stato più ripreso. Le persone più anziane ricordano con piacere quel periodo di fermento artistico, quando il loro piccolo borgo era invaso per giorni dai partecipanti e da amici al seguito. Seiano in quel periodo si preparava come per una festa, addobbava balconi e i vicoli con fiori e piante per accogliere i pittori e i tanti turisti. “Oggi – spiegano gli organizzatori – vorremmo a piccoli passi riprendere questo premio. Non abbiamo velleità di un evento nazionale, ma la nostra intenzione è quella che fosse aperto a tutti. Ci piacerebbe ricordare non solo Casciaro ma anche quel periodo di fermento culturale.”

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