Piano di Sorrento - Sette appuntamenti all’insegna della memoria e della cultura con l’obiettivo di raccontare la storia della città attraverso filmati e foto d’epoca. E’ il ciclo di eventi “Come eravamo – Viaggio nei fotogrammi della memoria della nostra città” a cura dell’Amministrazione comunale di Piano di Sorrento (Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo). Gli appuntamenti si terranno in sala consiliare a febbraio, marzo e aprile e cominceranno alle ore 19. Il primo appuntamento è per giovedì 23 febbraio con “Il Carnevale a Piano” (1970-1971), Incontri internazionali del folklore (1970-1971) e Canzone de lo Capodanno (1972) con filmati di Ermanno Acanfora. Giovedì 2 marzo documentario su Piano di Sorrento (1979), filmati di Ermanno Acanfora. Giovedì 16 marzo Corpus Domini (fine anni ‘30), Processione della Marina di Cassano (1965-1966), Ingresso mons. Zama (1977), filmati di Ermanno Acanfora. Giovedì 9 marzo Piazza della Repubblica e Andrea Doria (1954), Commemorazione Caduti (1965), Piano di Sorrento e la sua marineria (1979), filmati di Ermanno Acanfora, e Caccia al Tesoro (1977), filmato di Giuseppe Mirone. Giovedì 23 marzo Festa di San Michele (1963-65), Processione Nera pellegrinaggio a Roma (1975), filmati di Ermanno Acanfora, e Natale in Penisola (1976), filmato di Giuseppe Mirone. Giovedì 30 marzo, la Settimana Santa (anni ‘60 e ‘70), filmati di Ermanno Acanfora. Giovedì 13 aprile Fiaccola olimpica (1960), Pioggia e neve (1962, 1971, 1976), filmati di Ermanno Acanfora, e La Penisola Sorrentina (1924), la ferrovia Napoli-Sorrento (1947), Miti e paesaggi della Penisola Sorrentina (1955), filmati Istituto Luce. Il Vicesindaco di Piano di Sorrento Giovanni Iaccarino (delegato a Cultura, Turismo e Spettacolo) ha dichiarato: “Come eravamo, il titolo di questa rassegna descrive perfettamente il nostro intento, raccontare la storia della nostra città mediante le immagini. Sarà un viaggio a ritroso nel tempo in cui si susseguiranno eventi e volti in una narrazione che avrà come filo conduttore la memoria.
Saranno immagini sbiadite dal tempo, qualche volta sfocate e comunque lontane dalla perfezione a cui ci hanno abituati i nostri telefonini, però a differenza dei video odierni, queste pellicole hanno saputo resistere al tempo e restituirci atmosfere di decenni e decenni fa. Oggi nell’era digitale la gran parte dei filmati e delle foto durano lo spazio di una pubblicazione sul social più in voga in quel momento dando l’illusoria convinzione di aver consegnato ai posteri ciò che invece si perderà nel giro di pochi giorni e di qualche like. I filmati d’epoca che vi proponiamo sono tratti dall’archivio di Ermanno Acanfora, da quello di Giuseppe Mirone e dall’enorme patrimonio dell’Istituto Luce ora messo a disposizione di tutti sul proprio sito. Questi filmati furono girati all’epoca per ricordare un evento, una prima comunione, una gita ma col passare del tempo il motivo originario perde d’importanza e assume rilievo il contorno, lo sfondo su cui si muovono i protagonisti. Ammiriamo la sfilata dei carri di carnevale ma inevitabilmente l’attenzione verrà catturata da quel palazzo che ormai non c’è più, quel negozietto in cui acquistavamo i fumetti da piccoli, quella persona tra il pubblico dal volto così familiare e così per ogni singolo fotogramma di ogni filmato. Per tutti noi ogni pellicola può riservare sorprese inaspettate aggiungendo alla memoria collettiva dell’evento che il filmato intendeva all’origine documentare, quella memoria personale legata al vissuto di ognuno di noi. Questa rassegna è destinata a fare da apripista ad un progetto di recupero delle testimonianze filmate e fotografiche di Piano di Sorrento, ogni famiglia ha nel proprio cassetto immagini d’epoca che possono raccontare tanto su com’era la nostra Città negli scorsi decenni. L’invito è a condividere queste immagini con tutta la collettività cosa che le moderne tecnologie permettono di fare agevolmente, ormai le foto si possono scansionare con un semplice telefonino ed i video duplicare senza eccessive difficoltà. Con il materiale che mano a mano speriamo di acquisire sono certo che daremo vita ad altri appuntamenti in cui lasciarci travolgere dai ricordi e dalle emozioni per essere sempre più consapevoli della storia che abbiamo alle spalle, consapevolezza che è indispensabile per progettare il futuro di una comunità e di un paese senza tradirne le tradizioni e la cultura”.
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