mercoledì 12 luglio 2023

Tagli, guasti e ritardi record tre ore da Napoli a Sorrento per i turisti è odissea Circum

di Francesco Gravetti da Il Mattino

Tre ore per raggiungere Napoli da Sorrento sono la dimostrazione che il nuovo orario della Circumvesuviana, voluto per salvaguardare i viaggi dei turisti, non sempre porta a risultati accettabili. E le continue interruzioni, i ritardi, le cancellazioni di corse sulle altre linee sono la conferma che treni e reti continuano a procurare enormi disagi anche ai viaggiatori abituali, quei pendolari che già stanno pagando il prezzo più alto del nuovo esercizio ferroviario. L'Eav, in un comunicato, parla di "ritardi medi di 5 o 6 minuti", ma i casi limite restituiscono la fotografia di una ferrovia disastrata, con problemi quotidiani. Sono giorni d'inferno per i passeggeri della Circumvesuviana. Una di loro, Carla Quatrano, architetto napoletano, lo racconta a Il Mattino: «Lunedì sono salita sul treno da Sorrento alle 17,15 e sono arrivata a Napoli alle 20, dopo aver cambiato due volte il convoglio. Il treno, zeppo di turisti e di pendolari del mare, si è guastato all'altezza di Pioppaino ed è stato sostituito, poi a Torre Annunziata gli utenti sono stati invitati a scendere un'altra volta per prendere un'altra corsa, già piena di gente. Zero aria condizionata, panico, viaggiatori che a stento hanno trattenuto l'ira e l'isteria, turisti spaesati, il capotreno che dall'interfono chiede: "Qualcuno ha una caramella?", facendo supporre che bisognava darla a qualche passeggero che si stava sentendo male, ma non aggiungendo altro».

 

Carla Quatrano ha vissuto tre ore difficili. E come lei centinaia di altre persone: «È inaccettabile che ci sia un servizio così, peraltro con turisti che parevano chiedersi dove fossero mai capitati. I vagoni erano caldissimi, qualcuno minacciava di rompere i vetri pur di far passare un poco di aria. Aspettavamo notizie dall'interfono, ma nessuno ci diceva nulla: ho viaggiato tanto, ma un'esperienza del genere non l'ho mai vissuta. Due ragazzine di Sant'Anastasia, poi, erano preoccupate perché, pur essendo partire appena dopo le 15 da Sorrento, rischiavano di perdere il treno delle 20,30 che avrebbe dovuto riportarle a casa».

LE LINEE SACRIFICATE 

È l'effetto, quest'ultimo, del taglio alle linee dei pendolari. Ieri uno stillicidio di soppressioni e interruzioni durato tutta la giornata. Intorno alle 7 si è bloccata la tratta tra Poggiomarino e Scafati a causa di un problema ad un passaggio a livello; nel primo pomeriggio, invece, a interrompersi è stata la circolazione tra Terzigno e San Giuseppe Vesuviano, lungo la linea Napoli-Ottaviano-Sarno; un guasto elettrico alla stazione di San Giorgio a Cremano, infine, ha determinato forti ritardi sia sulla linea Napoli-Poggiomarino, che su quelle che portano a Torre Annunziata e Sorrento. Puntuale quanto inutile il ricorso che Eav fa ai pullman sostitutivi per cercare di limitare i danni: per le strade del Vesuviano si vedono piccoli bus, da venti posti circa, quasi sempre vuoti. Con un comunicato stampa, Eav difende ancora una volta la sperimentazione avviata sulla linea Napoli-Sorrento: «Senza la sperimentazione i problemi sarebbero stati verosimilmente anche maggiori, come gli episodi della scorsa estate ricordano». E il presidente Eav Umberto De Gregorio sui social denuncia pure atti vandalici sui treni e improperi al personale. In serata, intorno alle 19.30, aggredito un capotreno, alla stazione di Poggiomarino, da due balordi senza biglietto che gli hanno assestato una testata sul naso: il capotreno è stato ricoverato in ospedale ma sta bene.

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