Vico Equense - Si accende lo scontro sulla fibra ottica in città. Dopo il Partito democratico, scendono in campo i consiglieri di minoranza Giuseppe Alvino, Maurizio Cinque, Luigi Vanacore, Raffaele Giannico, Antonio Breglia e Giuseppe Ferraro, che firmano un manifesto contro il monopolio che di fatto ha cancellato la concorrenza del mercato a Vico Equense. “Una scelta politica e una gestione amministrativa che danneggia la città e i cittadini” afferma l’opposizione. È già noto che i cittadini di Vico Equense sono costretti a pagare il doppio rispetto a qualsiasi altra città per connettersi con la fibra ad internet per la cronica assenza dei principali player di mercato (TIM, Vodatone, Fastweb). Ma questo non è l'unica ingiustizia che patisce oggi l'utente della nostra città. Siccome l'unico operatore che gestisce la fibra in città non è accreditato presso INFRATEL, le PMI e i professionisti di Vico Equense non possono accedere ai voucher connettività che garantiscono sconti per connettersi alla banda ultra larga. Ma c’è di più. “Zero canoni incassati dal Comune dal 2016 a oggi” sottolinea l’opposizione. “Perché Vico Equense – si interroga l’opposizione - ha seguito l’esempio di solo due comuni in Campania (Cicciano e Camposano) e non quello della totalità dei comuni in Italia? Perché si insiste con questa scelta sbagliata?”
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