sabato 9 settembre 2023

Ospedale unico, nuovo intervento di Raffaele Lauro. La proposta di un "libro bianco" su questa assurda vicenda e sulle responsabilità passate, presenti e future

di Raffaele Lauro

Direttore, il mio appello estremo alla ragionevolezza, rivolto ai Signori Consiglieri Comunali di Sant’Agnello, per evitare un catastrofico “no” all’ospedale unico della Penisola Sorrentina e di Positano, ha suscitato moltissimi consensi e qualche ridicola e infantile censura dei soliti grilli parlanti, “pro-domo” loro, e dei nuovi voltagabbana, ex-istituzionali, rinnegatori di se stessi. Sic transit gloria mundi! Ora siamo tutti in trepida attesa di due eventi “straordinari”: 1) la presa di distanza e di responsabilità, ufficiale, dall’amministrazione comunale di Sant’Agnello, in forma chiara, inequivocabile e consequenziale, non solo politica, ma comprensoriale, amministrativa, urbanistica ed erariale, da parte degli altri sei Signori Sindaci, finora silenti; 2) la decisione ufficiale del Consiglio Comunale Sant’Agnello (all’unanimità, a maggioranza, con astensioni o voti contrari, ai fini di eventuali conflitti di interesse) e le ipotizzabili, preannunziate e drastiche determinazioni della Regione Campania. Sarà utile, quindi, per i viventi e per i posteri – e Ti prego di fartene promotore! – di redigere e far stampare, sull’iter della vicenda e sul suo infausto epilogo, un “Libro Bianco sul suicidio della sanità in Penisola Sorrentina”, dalle origini fino a oggi, con una collazione, cronologica e ragionata, tra l’altro, di tutti i documenti disponibili, degli atti pubblici, regionali e comunali, dei progetti tecnici, dei costi di progettazione, delle testimonianze e delle dichiarazioni politiche, succedutesi nel tempo.

 

Un Libro Bianco, a stampa, da distribuire ai cittadini, con dibattiti pubblici, ai rappresentanti politici e ai responsabili amministrativi, a livello regionale e locale, alla stampa e, non da ultimo, da trasmettere alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e alla Corte dei Conti, nazionale e regionale. Saranno le magistrature a valutare eventuali responsabilità, penali e civili, dei “protagonisti” di questa epopea fallimentare. Saranno i cittadini elettori, in futuro, con il libero esercizio del loro voto, sottratto alle manipolazioni demagogiche del presente, a giudicare le responsabili politiche dei singoli e dei gruppi.

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