martedì 5 settembre 2023

Vico Equense. Giuseppe Dilengite “Primo soccorso? Neanche un punto di sutura”

I cittadini delle zone alte e del centro rischiano di morire per le carenze. Ospedale unico a Sant’Agnello? Il sindaco Coppola fa bene ad avere dubbi 

da Agorà 

Vico Equense - L'avvocato Giuseppe Dilengite è stato sindaco di Vico Equense dal 2001l al 200S, poi vice-sindaco fino al 2009, ed in seguito ha svolto il ruolo di consigliere comunale di minoranza. Oggi, non ha ruoli pubblici, ma resta una personalità autorevole cui abbiamo posto delle sollecitazioni sui temi della sanità a Vico Equense ed in Penisola sorrentina. Ospedale unico della penisola sorrentina da realizzare a S. Agnello, in via M. Ruggiero. Progetto sostenuto dal voto favorevole di tutti i Comuni della costiera e Positano. Sembrava pronto l'appalto ma la nuova Amministrazione solleva più di un dubbio e pare voglia far saltare l'operazione. Qual è la sua valutazione? Ritengo che la nuova Amministrazione di Sant'Agnello abbia sollevato legittimi dubbi relativamente alla collocazione dell'Ospedale Unico, la cui realizzazione è prevista nel centro urbano del paese e in una zona a noto rischio idrogeologico. A ciò si aggiungono le fondate perplessità sull'impatto ambientale provocato dall'eventuale costruzione dell'imponente opera edilizia e quelle sulla questione della angusta viabilità che collegherebbe la struttura con il resto dei Comuni peninsulari. Personalmente auspico che si pervenga al più presto alla revisione del progetto originario con l'individuazione di un sito diverso e più funzionale alle esigenze complessive del territorio. Il grido di allarme, anzi di dolore, che nel frattempo si deve elevare da parte di tutti cittadini della Penisola Sorrentina riguarda la malmessa situazione dell'assistenza sanitaria soprattutto relativamente alle strutture di Pronto Soccorso. Vico Equense è stata vittima dell'illegittimo esproprio del Pronto Soccorso esistente all'Ospedale De Luca e Rossano malamente giustificato con l'emergenza Covid.


 

Le amministrazioni in carica non sono state in grado né di impedire la soppressione del Pronto Soccorso, né di ottenerne la riapertura. I proclami trionfalistici per la collocazione di un "primo soccorso" nel locale ospedale cittadino si sono dissolti di fronte al dato di fatto che tale "servizio" non garantisce per gli operatori sanitari che vi lavorano nemmeno la possibilità di mettere un punto di sutura a una ferita. Lo dico per esperienza personale. Si deve lottare tenacemente e duramente nelle sedi Istituzionali per la realizzazione di un Pronto Soccorso di primo livello a Vico Equense che ha un territorio esteso e una posizione strategica alle porte della Penisola  Sorrentina. Penso ai cittadini delle nostre frazioni e del centro che in casi urgenti, dove spesso il soccorso immediato è in grado di salvare vite umane, oggi rischiano di morire per i ritardi e la mancanza di interventi adeguati. Penso agli incidenti con feriti spesso anche gravi che si verificano nelle gallerie che conducono in penisola, dove è fondamentale avere nelle vicinanze un presidio di Pronto Soccorso efficiente e moderno. L'Ospedale De Luca e Rossano è la struttura più adatta per la collocazione di tale servizio. Lo abbiamo sostenuto io e il dottor Natale Maresca in Consiglio Comunale allorquando si deliberò all'unanimità la necessità della istituzione del Pronto Soccorso a di primo livello a Vico Equense. fatto che tale "servizio" non garantisce per gli operatori sanitari che vi lavorano nemmeno la possibilità di mettere un punto di sutura a una ferita. Mi riferisco alla Delibera di C.C. n. 53 del 2012 che stabili di "dare indirizzo all'Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco di richiedere all'Asl NA3SUD, dot. Maurizio D'Amora, e alla Regione Campania che, nell'ambito della futura riorganizzazione dell'ospedale di Vico Equense De Luca e Rossano, lo stesso sia comunque sede di .PS.A. Pronto Soccorso Attivo adeguato alle esigenze e alla particolare orografia del territorio" si richiese anche, nella stessa delibera, che l'attuale Ospedale a seguito della realizzazione dell'Ospedale Unico fosse identificato come e struttura atta a potenziare la rete dei servizi e territoriali garantendo il mantenimento e il potenziamento del poliambulatorio di Moiano. Il Sindaco dell'epoca era Gennaro Cinque, attuale consigliere regionale, i sindaci che a lui sono succeduti sono stati e sono sue "costole" Forse si dovrebbe chiedere a Gennaro Cinque, ora consigliere regionale di Vico Equense e ai suoi successori il perché la delibera n.53 del 2012 è rimasta inattuata? Si paventa, in caso di voto negativo del consiglio comunale di S. Agnello, una possibile azione da parte della Regione e degli altri Comuni costieri per i fondi già spesi e quelli che andrebbero persi. Da giurista: è solo pressing oppure ci sono fondati presupposti per far pagare alla nuova Amministrazione i costi sostenuti? Mi risulta che la Giunta di Sant'Agnello di recente ha approvato una delibera con cui ha dato incarico a due esperti professionisti per fare una verifica di tutto l'iter fino ad ora seguito per l'approvazione del progetto dell'Ospedale Unico. All'esito del loro lavoro si potrà valutare l'esistenza di eventuali responsabilità, o meno, dei precedenti Amministratori locali e/o della Regione. Intanto, gli ospedali di Vico e Sorrento registrano una progressiva riduzione di servizi, carenze di personale e mancanza di strumentazione diagnostica. In attesa dell'ospedale unico, semmai arriverà, cosa si può fare, in concreto, per migliorare questa condizione? Ribadisco che l'esigenza primaria è quella di riaprire immediatamente il Pronto Soccorso di Vico Equense dotandolo degli uomini e dei mezzi necessari per il suo funzionamento, così si salveranno tante vite umane. Non crede che a Vico come altrove, le amministrazioni locali si facciano sentire poco? Io non le sento affatto, e Lei?


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