I cittadini delle zone alte e del centro rischiano di morire per le carenze. Ospedale unico a Sant’Agnello? Il sindaco Coppola fa bene ad avere dubbi da Agorà
Vico Equense - L'avvocato Giuseppe Dilengite è stato sindaco di Vico Equense dal 2001l al 200S, poi
vice-sindaco fino al 2009, ed in seguito ha
svolto il ruolo di consigliere comunale di
minoranza.
Oggi, non ha ruoli pubblici, ma resta una
personalità autorevole cui abbiamo posto
delle sollecitazioni sui temi della sanità a
Vico Equense ed in Penisola sorrentina.
Ospedale unico della penisola sorrentina
da realizzare a S. Agnello, in via M. Ruggiero. Progetto sostenuto dal voto favorevole di tutti i Comuni della costiera e Positano. Sembrava pronto l'appalto ma la
nuova Amministrazione solleva più di un
dubbio e pare voglia far saltare l'operazione. Qual è la sua valutazione?
Ritengo che la nuova Amministrazione di
Sant'Agnello abbia sollevato legittimi dubbi
relativamente alla collocazione dell'Ospedale Unico, la cui realizzazione è prevista nel
centro urbano del paese e in una zona a noto
rischio idrogeologico.
A ciò si aggiungono le fondate perplessità
sull'impatto ambientale provocato dall'eventuale costruzione dell'imponente opera
edilizia e quelle sulla questione della angusta viabilità che collegherebbe la struttura
con il resto dei Comuni peninsulari.
Personalmente auspico che si pervenga al
più presto alla revisione del progetto originario con l'individuazione di un sito diverso
e più funzionale alle esigenze complessive
del territorio.
Il grido di allarme, anzi di dolore, che nel
frattempo si deve elevare da parte di tutti
cittadini della Penisola Sorrentina riguarda
la malmessa situazione dell'assistenza sanitaria soprattutto relativamente alle strutture
di Pronto Soccorso.
Vico Equense è stata vittima dell'illegittimo esproprio del Pronto Soccorso esistente
all'Ospedale De Luca e Rossano malamente
giustificato con l'emergenza Covid.
Le amministrazioni in carica non sono state
in grado né di impedire la soppressione del
Pronto Soccorso, né di ottenerne la riapertura.
I proclami trionfalistici per la collocazione
di un "primo soccorso" nel locale ospedale
cittadino si sono dissolti di fronte al dato di fatto che tale "servizio" non garantisce per gli operatori sanitari che vi lavorano nemmeno la possibilità di mettere un punto di sutura a una ferita. Lo dico per esperienza personale. Si deve lottare tenacemente e duramente nelle sedi Istituzionali per la realizzazione di un Pronto Soccorso di primo livello a Vico Equense che ha un territorio esteso e una posizione strategica alle porte della Penisola Sorrentina.
Penso ai cittadini delle nostre frazioni e
del centro che in casi urgenti, dove spesso
il soccorso immediato è in grado di salvare
vite umane, oggi rischiano di morire per i
ritardi e la mancanza di interventi adeguati.
Penso agli incidenti con feriti spesso anche
gravi che si verificano nelle gallerie che conducono in penisola, dove è fondamentale
avere nelle vicinanze un presidio di Pronto
Soccorso efficiente e moderno.
L'Ospedale De Luca e Rossano è la struttura più adatta per la collocazione di tale servizio. Lo abbiamo sostenuto io e il dottor
Natale Maresca in Consiglio Comunale
allorquando si deliberò all'unanimità la necessità della istituzione del Pronto Soccorso
a di primo livello a Vico Equense.
fatto che tale "servizio" non garantisce per
gli operatori sanitari che vi lavorano nemmeno la possibilità di mettere un punto di
sutura a una ferita.
Mi riferisco alla Delibera di C.C. n. 53 del
2012 che stabili di "dare indirizzo all'Amministrazione Comunale nella persona del
Sindaco di richiedere all'Asl NA3SUD, dot.
Maurizio D'Amora, e alla Regione Campania
che, nell'ambito della futura riorganizzazione
dell'ospedale di Vico Equense De Luca e Rossano, lo stesso sia comunque sede di .PS.A.
Pronto Soccorso Attivo adeguato alle esigenze
e alla particolare orografia del territorio" si richiese anche, nella stessa delibera, che l'attuale Ospedale a seguito della realizzazione
dell'Ospedale Unico fosse identificato come
e struttura atta a potenziare la rete dei servizi
e territoriali garantendo il mantenimento e il
potenziamento del poliambulatorio di Moiano. Il Sindaco dell'epoca era Gennaro Cinque,
attuale consigliere regionale, i sindaci che a
lui sono succeduti sono stati e sono sue "costole"
Forse si dovrebbe chiedere a Gennaro
Cinque, ora consigliere regionale di Vico
Equense e ai suoi successori il perché la delibera n.53 del 2012 è rimasta inattuata?
Si paventa, in caso di voto negativo del consiglio comunale di S. Agnello, una possibile
azione da parte della Regione e degli altri
Comuni costieri per i fondi già spesi e quelli che andrebbero persi. Da giurista: è solo
pressing oppure ci sono fondati presupposti
per far pagare alla nuova Amministrazione
i costi sostenuti?
Mi risulta che la Giunta di Sant'Agnello di
recente ha approvato una delibera con cui
ha dato incarico a due esperti professionisti per fare una verifica di tutto l'iter fino ad
ora seguito per l'approvazione del progetto
dell'Ospedale Unico.
All'esito del loro lavoro si potrà valutare l'esistenza di eventuali responsabilità, o meno,
dei precedenti Amministratori locali e/o
della Regione.
Intanto, gli ospedali di Vico e Sorrento
registrano una progressiva riduzione di
servizi, carenze di personale e mancanza
di strumentazione diagnostica. In attesa
dell'ospedale unico, semmai arriverà, cosa
si può fare, in concreto, per migliorare questa condizione?
Ribadisco che l'esigenza primaria è quella di
riaprire immediatamente il Pronto Soccorso di Vico Equense dotandolo degli uomini
e dei mezzi necessari per il suo funzionamento, così si salveranno tante vite umane.
Non crede che a Vico come altrove, le amministrazioni locali si facciano sentire poco? Io non le sento affatto, e Lei?
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