di Antonino Pane Il Mattino
Vico Equense - Alla fine Gigino Dell'Amura potrà riposare sereno e contento: la sua "invenzione", la Pizza a Metro, resterà per sempre legata al suo nome e a quello dei suoi eredi. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, infatti, ha autorizzato l'iscrizione del marchio «Pizza a metro» nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale. Una notizia attesa e invocata da chi conosce la storia di Vico Equense e ha avuto la fortuna di conoscere Gigino quando, da solo, lottava per difendere e diffondere la sua invenzione. Sì, perché proprio di invenzione si è trattato. I particolari sono tanti. La Pizza a Metro, ad esempio, viene accompagnata a tavola nella teglia dove viene affettata e servita. Una scelta che può sembrare banale ma che banale non è affatto. La teglia calda, infatti, conserva il tepore giusto per i pezzi che saranno serviti successivamente. E Gigino a chi gli chiedeva di questa scelta rispondeva scherzando: «Non è vero niente, la teglia ci serve per misurare». Già, misurare. Il metro di pizza era la sua proposta iniziale. Sei, otto persone con un metro possono cominciare la serata e assaggiare i primi gusti. Episodi, racconti, fatti. Gli eredi di Gigino hanno cominciato a raccogliere tutto, sapevano che avevano tra le mani un bene prezioso e per questo non hanno ceduto neanche al fascino di fare di Vico Equense la città della Pizza a Metro. «La Pizza a Metro è una ed è nostra» hanno gridato ai sette venti. E così hanno preparato un ricco dossier dove sono state anche raccolte tutte le richieste di tutela fatte e le registrazioni ottenute così come i riconoscimenti. Sulla base di questa dettagliata documentazione presentata dai titolari del brand è stata accolta l'istanza della società «Fratelli Dell'Amura srl» e l'iscrizione nel Registro storico dei marchi da tutelare.
LE REAZIONI
La soddisfazione, naturalmente, è tanta. «A nome di tutta la famiglia - dice Luigi Dell'Amura, nipote del fondatore Gigino - desidero rendere partecipe, con legittimo orgoglio, l'amministrazione comunale, gli operatori vicani della ristorazione e l'intera comunità cittadina, di questo prestigioso riconoscimento che rappresenta un traguardo di grande valore non soltanto per la nostra azienda ma per l'immagine e lo sviluppo economico di Vico Equense. Un riconoscimento che, con animo sempre grato e con intensa commozione, dedichiamo alla memoria di nonno Gigino. Colgo l'occasione per ringraziare coloro che, negli anni passati, gli sono stati vicini e quanti continuano ad apprezzare la sua geniale invenzione gastronomica e la sua vivace creatura, l'Università della Pizza-Pizza a Metro da Gigino, che ne custodisce, promuove e perpetua la tradizione, universalmente riconosciuta e apprezzata». «Bravi, ben fatto», avrebbe detto Gigino ai suoi nipoti.
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