di Francesco Gravetti - Il Mattino
IL CASO
Non l'Eav, ma i sindaci sono i destinatari della petizione che parte oggi, promossa dai comitati dei pendolari della Circumvesuviana per chiedere una "rimodulazione dell'orario di servizio ed una migliore qualità del servizio ferroviario". I viaggiatori, insomma, partono all'attacco e lanciano un appello agli amministratori del territorio, affinchè diventino interlocutori dell'Eav e spingano l'azienda a modificare l'orario della discordia, quello nato questa estate per favorire il flusso dei turisti e poi restato in vigore con alcune modifiche, che evidentemente i pendolari non considerano sufficienti. La raccolta di firme partirà da oggi e, peraltro, si aggiunge a quella già lanciata da qualche giorno in costiera sorrentina, dove stanno spuntando banchetti e fogli sia nelle piazze che negli esercizi commerciali. All'iniziativa dei comitati storici dei pendolari vesuviani, fondati da Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, hanno aderito Assoutenti Campania Mobilità, Federconsumatori Campania, Legambiente Campania e il Comitato Civico A. Cifariello di Ottaviano.
LE ACCUSE
«Il prolungamento dell'orario estivo, che doveva essere sperimentale e provvisorio, ha dimezzato le corse su tutte le linee, aumentando la cadenza delle stesse a ogni 36 minuti, limitato le prime e ultime partenze dai capolinea della Sarno e Baiano, eliminato di fatto la Napoli Pomigliano (solo due corse in orari assurdi) e lasciando carente il servizio sulla Napoli-Centro Direzionale San Giorgio.
Tale prolungamento, vista e considerata la maggiore domanda di pendolari lavoratori e studenti, cittadini residenti nei territori serviti dalla Circumvesuviana, presenta quindi evidenti limiti oggettivi», c'è scritto nella petizione dei pendolari. E ancora: «L'offerta pensata solo per favorire la domanda turistica verso Pompei e la Costiera aumenta le difficoltà di mobilità collettiva dei residenti vesuviani, nolani e sorrentini. Lavoratori e studenti sono, infatti, penalizzati da scelte aziendali non corrispondenti alle reali esigenze che si sommano ai tanti disservizi presenti in continuità sulle linee vesuviane». Da oggi, dunque, la petizione è attesa alla prova dei fatti e alla reazione eventuale dei sindaci, chiamati in causa dai viaggiatori. In passato i vertici dell'Eav hanno incontrato i primi cittadini dell'area sorrentina e dell'area costiera del Vesuvio ma mai ci sono state interlocuzioni con i sindaci delle zone interne della Città Metropolitana, se si fa eccezione per qualche sporadica iniziativa. Sul versante della costiera sorrentina, ieri la raccolta di firme c'è stata di fronte alla stazione di Sorrento, dalle 7 alle 9 del mattino, con l'obiettivo di coinvolgere i genitori di chi accompagna i figli a scuola proprio in quell'orario. Il secondo banchetto si terrà domenica 15, dalle 10.30 alle 13, davanti alla chiesa di Sant'Agata a Massalubrense. Il terzo e ultimo banchetto sarà allestito domenica 22, dalle 10.30 alle 13, davanti alla chiesa di Meta.
LE VOCI
Dice Eugenia, tra le promotrici della petizione sorrentina: «I pendolari ma soprattutto gli studenti sono stati penalizzati da questi orari. Ci sono ragazzi che si alzano alle 5 del mattino perché vivono in periferia, devono prendere un bus che li porti alle stazioni della Circumvesuviana e poi, finalmente, possono salire sul treno diretto verso le scuole, dove arrivano già stanchi». Eugenia cita anche il caso del liceo "Publio Virgilio Marone" di Meta, che ha rimodulato l'orario della fine delle lezioni proprio per venire incontro alle esigenze degli studenti legate ai trasporti pubblici. Insomma, anche in Costiera non ci sono solo i turisti: nel corso della giornata, anzi, molti Campania Express viaggiano vuoti e i pendolari chiedono che proprio queste corse diventino disponibili anche per i passeggeri abituali.
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