di Tiziano Valle da Metropolis
Castellammare di Stabia - L’immobile che per mezzo secolo ha ospitato le Nuove Terme di Stabia è di fatto di proprietà della Regione Campania. Lo scorso 11 settembre da Palazzo Santa Lucia sono stati bonificati i 13,2 milioni di euro necessari ad acquisire la struttura di proprietà della Sint (società partecipata del Comune di Castellammare di Stabia). La Regione Campania ha di fatto rispettato i tempi imposti dal Tribunale di Torre Annunziata per chiudere l’iter del concordato preventivo della Sint. Con i 13,2 milioni di euro incassati, la società partecipata del Comune potrà saldare tutti i debiti nei confronti dei suoi creditori. L’udienza che chiuderà definitivamente la vicenda del concordato andrà in scena entro la fine di ottobre. E in quella stessa sede, il Comune siglerà a sua volta l’accordo con la Sint per acquisire il parco idropinico di Castellammare di Stabia e Villa Ersilia, stralciando i circa 3 milioni di euro di crediti che ha nei confronti della società partecipata. Un’accelerata importante quella che Regione Campania, Comune e Sint hanno dato alla trattativa, per realizzare il progetto della giunta del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di realizzare il nuovo ospedale di Castellammare di Stabia. Un polo che sorgerà proprio nel vecchio immobile delle Terme e dell’Hotel delle Terme. Che ci sia voglia da parte della Regione di realizzare al più presto l’opera pubblica lo testimoniano la scelta della giunta De Luca di deliberare uno stanziamento di 180 milioni di euro per la realizzazione dell’ospedale.
E anche l’affidamento fatto dal Comune a una ditta specializzata, nei giorni scorsi, per rimuovere tutti i rifiuti che oggi sono accumulati nell’area delle Nuove Terme. Una pulizia necessaria per consentire anche alla Regione Campania, appena entrerà in possesso dell’area, di poter entrare subito nella fase progettuale del nuovo ospedale. La questione, chiaramente, riguarda molto da vicino anche la politica stabiese. Toccherà alla prossima amministrazione comunale, che s’insedierà dopo le elezioni post-scioglimento in programma in primavera, decidere cosa fare di alcune aree che potrebbero essere strategiche per lo sviluppo della città. Si comincia dal parco idropinico delle Nuove Terme, da Villa Ersilia e dal Centro Congressi che saranno ereditati proprio dal Comune di Castellammare. Un polmone verde che è stato sottratto alla città dopo il fallimento della società Terme di Stabia nel 2015 e che nessuna amministrazione che si è succeduta finora è riuscito a riaprire. Senza considerare che la realizzazione del nuovo ospedale e l’auspicabile riapertura del parco rendono ancor più indispensabile la necessità di collegare meglio il centro cittadino con la zona collinare. Infine, con il trasferimento dell’ospedale sulla collina del Solaro, diventa determinante anche decidere come utilizzare al meglio la struttura che oggi ospita il San Leonardo. La scelta di realizzare un nuovo polo sanitario è stata motivata, tra le altre cose, anche con la necessità di decongestionare il centro di Castellammare.
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