sabato 14 settembre 2024

Pesca illegale, sigilli a 300 chili di merce «Introvabili tutti gli attestati di origine»

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Sorrento - Controlli in mare e sulla terraferma contro la commercializzazione di prodotti ittici non a norma, l'occupazione abusiva di aree pubbliche e lo sfruttamento di lavoratori in nero. Il personale del nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare, comandante Andrea Pellegrino, è stato impegnato in una vasta operazione per il contrasto alla pesca abusiva e al commercio illegale di prodotti ittici. L'attività ha visto impegnati una decina di militari che hanno individuato in un furgone trecento chili di specie ittiche prive di qualsiasi documento utile ad attestarne la provenienza, la zona di pesca, l'attrezzo utilizzato o il motopesca. Il conducente è stato sanzionato per la detenzione di prodotto ittico non tracciato per 1.500 euro, mentre il pescato è stato sottoposto a sequestro. Intervento che si inserisce nelle azioni per tutelare la risorsa ittica, ma anche per la tutela del consumatore finale. Il controllo del territorio, dei centri di stoccaggio e di commercializzazione del pescato e dell'intera costa di competenza proseguirà nei prossimi giorni con l'obiettivo di perseguire coloro che, senza scrupoli e al solo fine di lucro, mettono a repentaglio la salute pubblica. Nei giorni scorsi un blitz congiunto della Capitaneria stabiese con la compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare, capitano Nicola Caliandro, per accertare la regolarità e il rispetto delle concessioni demaniali rilasciate ai lidi balneari di Vico Equense. Nel corso dell'operazione è stata sequestrata un'area di trecento metri quadri occupata senza autorizzazione insieme a varie decine di lettini, tavoli e sedie.


Il responsabile è stato denunciato per occupazione abusiva di demanio marittimo. Per il mancato versamento del canone di concessione demaniale i finanzieri hanno inviato una segnalazione alla Corte dei Conti. In un altro caso, il gestore di un lido balneare è stato sanzionato per mancanza dell'assistente bagnante. Nel corso dei controlli presso gli stabilimenti è stata accertata complessivamente la presenza di cinque lavoratori in nero, che hanno portato a segnalare i gestori delle strutture all'Ispettorato territoriale del lavoro, per l'irrogazione di una maxi sanzione fino a 46.800 euro per ciascun lavoratore irregolare. A Massa Lubrense è finito nei guai il titolare di un altro lido balneare che aveva occupato abusivamente uno specchio di mare di 2.200 metri quadrati attraverso l'installazione di catenarie, corpi morti e cime che consentivano l'ormeggio di imbarcazioni oltre gli spazi della propria concessione. L'uomo, che è stato denunciato, si è detto pronto ad effettuare il ripristino dello stato dei luoghi.

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