martedì 22 ottobre 2024

Marina d'Equa. Una scogliera per proteggere la spiaggia del Pezzolo

Vico Equense - "Ancora un po' e non ci sarà più nulla da salvare, se non sarà fatta una scogliera protettiva a mare". A dirlo è un imprenditore che opera sulla spiaggia del Pezzolo, alla marina d'Equa. "Le mareggiate di questi giorni sono arrivate fino a quello che resta della villa romana, provocando nuovi cedimenti - aggiunge - Di certo un privato non può sobbarcarsi l'onere, del costo di migliaia e migliaia di euro, per mettere in sicurezza una struttura storica e proteggere una spiaggia dall'erosione. C'è bisogno che le Istituzioni intervengano, elaborando un progetto di recupero. Ammesso, naturalmente, che qualcosa ancora si possa recuperare." Una scena di una tristezza infinita che aumenta se si pensa che il celebre archeologo Maiuri dedicò alcuni schizzi e disegni proprio alle vestigia della villa romana del Pezzolo. Un crimine, quello contro la memoria dei luoghi e la cultura, che si consuma da mesi nell'indifferenza delle Istituzioni. Un delitto annunciato perché nel corso degli anni molteplici sono state le avvisaglie che sarebbe finita proprio così, con la cancellazione delle vestigia della villa di epoca romana che guarda il mare. Una struttura realizzata in epoca tardo repubblicana, ristrutturata una prima volta agli albori dell’Impero, poi sepolta dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. e ricostruita nel secondo secolo dopo Cristo. Intorno ai resti della villa di 2.000 anni fa nessuno ha pensato mai di collocare neanche una targa o un cartello per raccontarne la storia, per farla conoscere e per sensibilizzare i frequentatori della spiaggia a non utilizzarla come discarica. Men che meno è stato attuato un progetto per consolidarla ed evitare che, anno dopo anno, crollo dopo crollo, di quell’antica dimora romana sparisse ogni traccia.

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