venerdì 20 febbraio 2009

Gestione monte Faito, nuove polemiche

Vico Equense - Monte Faito, nuova polemica su gestione e prospettive. Su fronti contrapposti esponenti degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra. «Il degrado in cui versa il Monte Faito rappresenta la vera Caporetto della sinistra locale, che non è mai stata in grado di produrre un sensibile rilancio della località - sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà - Quando si sale sul Faito si ha l´impressione di entrare nella terra di nessuno, perché è inammissibile lo stato in cui versa attualmente tutta la montagna. Dalle foto inviate sul sito www.cdlstabia.com da alcuni cittadini emerge in maniera evidente la presenza di ferraglie abbandonate, case diroccate con tetti penzolanti, cartelli abbattuti. In più, non ci sono controlli. In realtà, è solo grazie ai tanti volontari che si interessano della montagna se la situazione non è ancora peggiore». Di qui l’attacco alla Provincia: «Per fortuna la cornice ambientale è emozionante, così come il panorama. Peccato che ancora una volta si debba parlare di occasione mancata per il turismo e di beni naturali non valorizzati». Difende l’operato della Provincia l’assessore al Turismo Giovanna Martano: «Il protocollo d’intesa che Regione Campania, Provincia di Napoli e il Parco Regionale dei Monti Lattari si impegnano a sottoscrivere per l’affidamento della gestione del Monte Faito è volto a investire finanziamenti pubblici per valorizzare il bene, creando occupazione, sviluppo dell’area e insediamenti turistico-alberghieri, nell’interesse di un territorio che abbraccia i comuni di Vico Equense, Castellammare, Pimonte. Queste finalità possono essere realizzate soltanto attraverso una gestione codificata del complesso». «Per valorizzare al massimo le potenzialità del Monte Faito - spiega ancora la Martano - la Provincia e la Regione hanno ritenuto di impegnarsi per assicurare investimenti. Siamo all’inizio di un percorso che vedrà il pieno coinvolgimento dei comuni del territorio mediante l’istituzione di un comitato tecnico». (Umberto Celentano il Mattino)

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