martedì 24 febbraio 2009
Architettura, tre Atenei per l’analisi del territorio
Sorrento - Per una settimana hanno analizzato il tessuto urbano di Sorrento elaborando ipotesi progettuali di interventi di tutela del territorio. Quaranta studenti di architettura hanno partecipato presso la sede della Fondazione Sorrento a villa Fiorentino, al seminario internazionale di progettazione d’interni, sul tema «Architettura tra memoria e trasformazione», promosso dall’università di Napoli Federico II, con la Universidad Autónoma de Aguascalientes, México, e la University of Florida, con il patricinio del Comune e della Fondazione Sorrento. Ieri mattina, le proposte progettuali elaborate dagli studenti che hanno partecipato al seminario sono state illustrate al sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino, nel corso della cerimonia per la consegna di diplomi e riconoscimenti agli allievi, ai docenti e ai tutor. «Il filo conduttore del seminario – spiega Ondina Cafiero, docente di Architettura, componente dell’équipe del professor Agostino Bossi del dipartimento di Progettazione urbana della facoltà di Architettura dell’Università di Napoli - si è sviluppato su progetti sperimentali del tessuto urbano storico e delle sue relazioni, fisiche e culturali, con il mare. In quest’ottica il tessuto urbano della città di Sorrento ha ispirato ipotesi progettuali di interventi particolarmente significativi». Alle attività seminariali hanno partecipato studenti e docenti appartenenti alle scuole promotrici, del Politecnico di Milano, del Master de Interiores della Università di Salamanca (Spagna), della Seconda Università di Napoli, dell’Università di Sassari, della Universidad Motolinia del Pedregal di Città del Messico e della Elisava di Barcelona (Spagna). Al seminario ha partecipato anche una eminente figura dell’architettura europea, Heinz Tesar di Vienna. Il seminario articolato in sessanta ore di lezioni, suddivise in quindici ore teoriche e incontri con i progettisti invitati (due lezioni al giorno) e 45 ore destinate alla conoscenza dei luoghi, all’analisi degli ambiti prescelti, all’individuazione delle linee guida del progetto, alle attività di laboratorio. Le lezioni dei docenti hanno riguardato i temi dell’arredamento, dello spazio collettivo, del prodotto d’arredo, dell’illuminotecnica, dell’estetica, del colore, della decorazione, della tecnologia, della comunicazione urbana. I laboratori di progettazione invece, sono stati coadiuvati dalla presenza costante di tutor che hanno coordinato le proposte progettuali applicate agli ambiti selezionati nel patrimonio urbano di Sorrento con l’obiettivo di conseguire risultati, per quanto possibile, generalizzabili e applicabili a una più ampia realtà territoriale. Il seminario serve infatti a valutare la possibilità di coniugare l’esistente, soprattutto se antico, con gli ammodernamenti e gli adeguamenti necessari. (Antonino Siniscalchi il Mattino)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
A Sorrento non c'è più niente da tutelare e da analizzare, il territorio se lo sono già mangiati.
E poi il prof. Agostino Bossi, che dovrebbe fare l'analisi della città, all'università insegna arredamento...
Che tristezza...
Arredamento?
Ahahahaaaaaaaa
Solo da queste parti si fanno cose del genere!
Posta un commento