domenica 24 maggio 2009

Dimensionamento scolastico, un processo condiviso

Vico Equense - Il centrosinistra si è sempre schierato contro il dimensionamento scolastico varato dall’amministrazione, sostenendo che ha per conseguenza disagi per l’utenza, scomparsa dei plessi dalle frazioni e perdita di posti di lavoro. “E’ ormai chiaro a tutti: bisogna “stringere la cinghia”" afferma il Presidente del Consiglio d’Istituto della scuola media “A. Scarlatti” il dr. Gianfranco Mazzarella. “Dunque, - continua – è senza dubbio necessario razionalizzare ed ottimizzare le risorse disponibili. E, su questo, siamo tutti d’accordo. Ma un processo di dimensionamento scolastico, il quale coinvolge decine di docenti/dirigenti e più di 2000 famiglie (genitori + figli – almeno 5000 anime – il 25% della popolazione circa) difficilmente potrà avere successo ed essere compreso e bene accolto – da chiunque – se non si fa di tutto per spiegare ai principali Gruppi di Interesse i criteri utilizzati per una così delicata decisione.” “Siamo certi – conclude il dr. Mazzarella – che i decisori sapranno coinvolgere i docenti, i genitori, i comitati di quartiere e quant’altri per poter illustrare, ma soprattutto condividere, i criteri che si intendono utilizzare per attuare nel migliore dei modi tale dimensionamento”. Da alcune interviste fatte da Michele Cinque, direttore di Positano News, emerge - invece - che non tutti sono contro il dimensionamento proposto dal Sindaco Gennaro Cinque. “Ebbene non tutti contestano queste scelte. Vi sono dei motivi precisi perchè non lo fanno. Alcuni plessi sono vicini pochi metri e sono frequentati da pochissimi alunni con la conseguente nascita di classi miste e non è assolutamente l'ideale per la crescita didattica mettere classi differenti insieme visto che le esigenze sono diverse. Quindi non si tratta solo di risparmi (nel caso di Arola il plesso delle medie paga un fitto ad un istituto religioso, cucine per più mense etc) ma anche di una razionalizzazione delle scuole. Che vedrebbe, anche se molti docenti sono a rischio di allontanamento”.

Nessun commento: