sabato 8 settembre 2012

"'Tanto tuonò che piovve''

di Tonino Scala

Castellammare di Stabia - Tanto tuonò che piovve! Sono riusciti nel loro intento. Sono arrivati a cancellare una tratta ferroviaria. Bravi. Cui prodest? Mi viene da dire. Alla città? Ai cittadini che non avranno più passaggi livello e potranno finalmente usare le auto senza intoppi? Continuando così, mettendo al centro le auto e non le persone, arriveremo a cementificare anche la villa comunale! Sai che bello avere una strada a quattro corsie in Corso Garibaldi!!! C’era addirittura chi pensava di costruire un mega parcheggio sull’arenile: prendetelo come un suggerimento!!! Nel mondo, nei paesi avanzati e non, si studiano i modi per incentivare il mezzo pubblico. Nella mia città si eliminano tratte ferroviarie. Servirebbe un premio Nobel a questi scienziati. Erano anni che Trenitalia provava ad eliminare questa tratta. Erano anni che in tanti, con sforzi, erano riusciti ad evitare questa decisione. Poi è arrivato l’eroe dei due mondi che in battibaleno ha risolto il problema. Non lavorando con tutti gli enti preposti per rendere quel servizio più efficiente, con più corse, con più fermate, con mezzi, lasciatemi dire così, più leggeri, di meno impatto e più funzionali. Non lavorando per creare una linea moderna che potesse essere una ricchezza e non un disagio, ma proponendo ed ottenendo (la cosa più facile da avere) la chiusura. Che dire ho una moglie, un figlio, un parente che crea problemi alla mia famiglia che faccio, provo ad aiutarlo? No l’ammazzo!!! È bastata la miopia di una classe politica per fare questo bel regalo a Trenitalia e alla città! Bravi, non potevate fare meglio. La sfida era ed è quella di provare a ridurre le auto potenziando il trasporto su ferro e su gomma. Penso che sia ancora valido e possibile realizzare quel famoso progetto fermo nei cassetti del comune e della regione. Quello di trasformare la tratta in un tram leggero per poter collegare i due estremi della città: Rione Cmi e Acqua della Madonna. Invece… Ciò che resta è che la linea su ferro, nata nel 1839 sotto i Borbone, delle Ferrovie dello Stato che collega Castellammare a Torre Annunziata domenica sarà chiusa. Un grazie va agli irresponsabili che hanno prodotto questo gesto ignorante, retrogrado e anacronistico. Mentre nel mondo si aprano tratte ferroviarie, si costruiscono metropolitane, a Castellammare si chiudono. Non ho parole, mi indigno e questo non basta!

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