giovedì 22 settembre 2016

Con Gian Luigi Rondi muore un pezzo di cinema italiano: il ricordo del Social World Film Festival per il decano dei critici cinematografici dalla mente giovane

Gian Luigi Rondi e Giuseppe Alessio Nuzzo
«Non dimenticheremo mai le sue parole di incoraggiamento e l’attenzione sempre dedicata al nostro festival di giovani ed al libro “Cinema è sogno: antologia delle frasi cinematografiche” di cui curò la prefazione e che definì “monumentale”» dichiara il direttore generale Giuseppe Alessio Nuzzo

Vico Equense -  L’Italia perde un grande esponente della settima arte, Gian Luigi Rondi. Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, già direttore della Mostra d’arte cinematografica di Venezia e del Festival del Film di Locarno e presidente del Festival del Cinema di Roma e della Biennale di Venezia, fondò gli Incontri professionali del Cinema di Sorrento. Del Social World Film Festival, alcuni mesi fa in un’intervista condotta dal direttore generale Giuseppe Alessio Nuzzo, dichiarò «Il festival di Vico Equense corrisponde esattamente all’idea base che io ho dei festival; so che vi collaborano tutti i giovani, fanno bene e faranno bene perché questa è un’età in cui si fa molta attenzione all’ordine, alla creatività e al metodo. Cito sempre il libro del mio carissimo amico Vittorio Gassman “Io ho un grande avvenire dietro le spalle”». «Con Gian Luigi Rondi muore un pezzo di cinema italiano. Non dimenticheremo mai le sue parole di incoraggiamento e l’attenzione sempre dedicata al nostro festival ed al libro “Cinema è sogno: antologia delle frasi cinematografiche” di cui curò la prefazione e che definì “monumentale”» dichiara Nuzzo.

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