giovedì 17 novembre 2016

Caos Pd, slitta il congresso rottura sul nuovo segretario

Da Napoli lo stop all'assise: manca una soluzione condivisa 

Fonte: Francesco Fusco da Il Mattino

Castellammare di Stabia - Tutto era pronto. Il congresso per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico stabiese si sarebbe dovuto svolgere sabato e domenica prossimi. C'era un candidato ufficiale (Peppe Giordano, espressione di Officina Democratica ma non dell'amministrazione comunale che fa capo al sindaco Antonio Pannullo e al capogruppo Francesco Iovino) e nelle prossime ore doveva essere scelta anche la sede. Ma non si svolgerà alcuna assise. Da Napoli, ieri pomeriggio, è arrivato un deciso freno. Si vuole cercare ancora tempo per allungare l'appuntamento di qualche settimana (sarà così?) e per tentare di unire un partito diviso ormai su tutto. Proprio nell'ultima settimana, infatti, la segreteria provinciale (con in testa il segretario Venanzio Carpentieri e il responsabile Enti Locali Giuseppe Esposito) ha lavorato per tentare di trovare una soluzione condivisa sulla figura di un candidato unico alla segreteria. Dietro le quinte si volevano mettere d'accordo i rappresentanti di Officina Democratica (gruppo capeggiato per anni dal dirigente provinciale Nicola Corrado) e l'area casilliana che sostiene l'amministrazione comunale. Ma l'accordo, alla fine, non è stato trovato.
 
Lunedì pomeriggio così Officina Democratica aveva presentato la candidatura di Giordano, ma ieri è arrivata la notizia del definitivo rinvio. Notizia che è stata affatto presa bene dal gruppo Corrado-Giordano. La reazione è stata durissima. «Siamo pronti ad organizzare incontri nei singoli quartieri e volantìnaggio - affermano i vertìci di Officina Democratica - per fare nomi e cognomi di questa vicenda che può essere sintetizzata con il titolo di "Scempio Democratico". Alla città serve un partito forte, autorevole, organizzato e radicato. Serve soprattutto all'amministrazione comunale - continuano - affinchè possa raccogliere le istanze provenienti dalla nostra gente». La guerra fratricida nei democrat stabiesi cominciò circa un anno e mezzo fa, con la clamorosa sfiducia all'ex sindaco Nicola Cuomo. Da allora, il partito si è diviso in varie anime. Nei giorni scorsi il sindaco Pannullo aveva provato a individuare dei nomi in grado di riunificare i diversi gruppi. Erano circolate con insistenza le ipotesi Ada Fariello e Nora Di Nocera, ma alla fine la sintesi non è stata trovata. Sul caso sono intervenuti anche i rappresentanti di Area Riformista, rappresentati dal consigliere comunale Rosario Cuomo e da Costantino Aitra. «Il sindaco e Iovino devono fare uno sforzo - commentano - e trovare un candidato ampiamente condivisibile, che coniughi la necessità di riformare una comunità democratica e supportare l'amministrazione. Un segretario - continuano assume valenza positiva per l'amministrazione se ha l'autorevolezza e la credibilità per rappresentare alla gente del Pd che non ci troviamo davanti al solito pianista, su cui sparare appena c'è fibrillazione». Insomma, è proprio il caso di dire che "piove sul bagnato" in casa del Pd stabiese, senza congresso e (da qualche settimana) anche senza sede a causa dello sfratto per morosità eseguito dalla Fondazione Ds di Napoli, proprietaria della storica sede di corso Vittorio Emanuele. Questione che ancora oggi tiene banco, considerato che nessun esponente stabiese ha contattato la Fondazione Ds di Napoli, proprietaria dell'immobile. Secondo indiscrezioni anche su questo punto ci sarebbero divergenze tra le varie correnti: da un lato chi vorrebbe salvaguardare lo storico quartier generale della sinistra stabiese, visitato negli anni d'oro del Pci da Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano; dall'altro, invece, chi starebbe valutando anche l’ipotesi di trasferirsi in un'altra struttura. «Il nostro auspicio è che si trovi una soluzione rapida commenta Sandro Turcio, esponente di Sinistra Dem - per ridare una casa al Pd stabiese. In un recente incontro il sindaco ha manifestato l'intenzione di riaprire in tempi brevi una trattativa con la Fondazione Ds per sanare il pregresso e, quindi, avviare la strada per un nuovo contratto di locazione».

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