venerdì 17 agosto 2018

Sorrentina, psicosi ponti L`Anas: Castellammare ok

La paura corre sui social: in tanti decidono di deviare il percorso sulla città stabiese 

Fonte: Fiorangela d'Amora da Il Mattino

IL CASO
«Quel ponte che sovrasta le case e la collina di Varano vibra, oscilla quando sulla carreggiata, a doppio senso di marcia, ci sono tante auto e camion». Ciro, autotrasportatore di Sant'Antonio Abate, da voce a una preoccupazione che serpeggia da tempo, e che dopo la tragedia di Genova ha trovato nuova linfa. «Quel ponte» è il viadotto San Marco, bretella di collegamento tra lo svincolo dell'autostrada A3 Napoli-Salerno e la Penisola Sorrentina, passaggio obbligato per migliaia di auto, mezzi pesanti e bus turistici. Chi lo attraversa sente le oscillazioni, chi invece sta sotto e alza gli occhi verso il cielo vede dei giunti separati, blocchi di cemento che sembrano allontanarsi a ogni auto che passa. Periodicamente associazioni e cittadini lanciano l'allarme, chiedono rassicurazioni, poi tutto cade nel dimenticatoio. Ma la tragedia del «Morandi» a Genova è arrivata come un fulmine a ciel sereno, un campanello d'allarme che nessuno vuole rimanga inascoltato. Dal 14 agosto, giorno del crollo in Liguria, il viadotto San Marco è diventato ancor di più uno spauracchio, un pericolo da scansare. Le auto lo evitano, chi conosce la zona all'uscita della galleria di Privati preferisce svoltare verso la città, uscire a Gragnano e proseguire verso Castellammare per poi prendere la superstrada e raggiungere il casello verso Napoli o Salerno.


IL CARICO 
«Già prima percorrevo con preoccupazioni quel ponte, le vibrazioni, l'altezza mi mettevano a disagio - racconta Francesco su Fb - dopo le immagini di Genova preferisco il traffico al viadotto». Come lui sono decine gli automobilisti che evitano il ponte: con la conseguenza che il Viale Europa è tornato indietro di almeno vent'anni, quando quel ponte non esisteva e le strade cittadine erano l'unico lasciapassare da e per la Costiera. Un carico di auto che la città, guidata oggi dal sindaco Gaetano Cimmino, ha già subito quando la Statale 145 è stata chiusa nei mesi scorsi per lavori di manutenzione. Lavori che dovrebbero riprendere a settembre, e se prima si cercava di posticipare le opere per non danneggiare l'economia della penisola, oggi si cercano rassicurazioni dall'Anas sulla staticità del ponte e sulla sua manutenzione. «Il 9 luglio si è tenuta l'ultima riunione in Prefettura con tutti i Comuni interessati, per parlare della chiusura di una carreggiata per altri lavori diÈ manutenzione a partire dall'll settembre - spiega il sindaco Cimmino - Oggi firmeremo una nuova istanza che invieremo ad Anas per chiedere ulteriori delucidazioni». All'attacco dell'Anas va consigliera regionale di Forza Italia Flora Beneduce: «Ho chiesto a più riprese all'Anas di chiarire il reale livello di rischio del Viadotto San Marco - spiega - richiamando alle proprie responsabilità i capi dipartimento. Non ho mai ricevuto nessuna risposta puntuale ma solo generiche assicurazioni dovute a verifiche tecniche effettuate». L'allerta è massima e anche la politica ora fa sentire la sua voce. Castellammare conta tre parlamentari eletti e tutti si sono fatti sentire con l'ente gestore del viadotto. «Abbiamo inoltrato richiesta ad Anas per conoscere gli esiti degli accertamenti sulla staticità del Viadotto San Marco scrive su Fb la parlamentare Cinque Stelle Teresa Manzo - e il piano programmatico che si intraprenderà su tutte le opere di manutenzione relative al predetto viadotto». Aveva già incontrato il prefetto di Napoli Carmela Pagano, proprio per discutere dei lavori futuri da effettuare tra la Statale e il viadotto. Catello Vitiello del gruppo misto. «I lavori di adeguamento del nostro viadotto sono stati più volte rimandati; con il prefetto - spiega Vitiello - ci lasciammo con l'intesa di verificare con l'Anas eventuali situazioni di emergenza dinanzi alle quali nessun rinvio potesse essere richiesto e concesso».

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