sabato 17 agosto 2024

Castellammare. Pretende cure per la figlia e sfascia l'ospedale: 12 feriti

La donna ricoverata per una bronchite la Asl: «Basta, il personale è allo stremo» 

L'ASSALTO 

di Dario Sautto - Il Mattino

Castellammare di Stabia - Pretendeva una migliore assistenza medica per sua figlia, in attesa con una sospetta bronchite. Così, ha impugnato una mazza da baseball e ha seminato il terrore nel pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, aggredendo medici e infermieri e danneggiando il reparto, fino all'arrivo dei carabinieri che lo hanno bloccato e arrestato. Per l'ennesima aggressione al personale sanitario è finito in carcere Mario Cioffi, 62 anni, pregiudicato stabiese residente a Gragnano, con un precedente per tentato omicidio: ambulante, una decina di anni fa accoltellò un uomo per parcheggiare il suo camion per i panini lungo la statale sorrentina. La scorsa notte hanno ricostruito gli investigatori con una mazza da baseball, il 62enne ha aggredito infermieri e medici in servizio al pronto soccorso, colpendo alcune porte, prima di entrare nell'ufficio del medico di turno dove ha colpito violentemente la scrivania. Nel frattempo, i presenti hanno chiesto l'intervento del 112, con una pattuglia di carabinieri che è intervenuta sul posto, bloccando il 62enne. In totale, sono state dodici le persone aggredite nel corso della folle scorribanda: a dieci infermieri e un medico sono stati diagnosticati stato di agitazione e ansia, mentre ad una guardia giurata che aveva tentato di disarmare il 62enne è stata riscontrata una distorsione a un dito della mano. Mario Cioffi è stato arrestato e trasferito in carcere, in attesa dell'interrogatorio per la convalida, durante il quale potrà difendersi dalle accuse di lesioni, danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale. 

LA SOLIDARIETÀ 

«Ci costituiremo parte civile e gli addebiteremo i danni» fa sapere Giuseppe Russo, direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud. «Non ne possiamo più, siamo allo stremo afferma Russo ormai siamo a un punto di non ritorno. Nessun operatore sanitario vuole più prestare servizio nei reparti di pronto soccorso e queste aggressioni sono l'ennesimo deterrente. Nonostante il periodo estivo, ci sono delinquenti che assumono atteggiamenti violenti contro chi, ogni giorno, dedica la propria professionalità alla cura ai pazienti. Chiediamo con forza un intervento delle forze di polizia negli ospedali perché di questo passo andremo incontro a un problema con il personale, a cui esprimo la mia solidarietà. Tutti gli operatori aggiunge il direttore generale dell'azienda sanitaria hanno diritto a lavorare nelle migliori e più tranquille condizioni possibili. Per questo chiediamo che vengano rafforzati ulteriormente i presidi di sicurezza all'interno degli ospedali, come già avviato anche al San Leonardo, affinché si possano evitare altri episodi del genere». Lo scorso gennaio, due infermiere furono aggredite a pugni in sala d'attesa e, dopo un vertice in prefettura, l'ospedale San Leonardo fu inserito tra le strutture in cui riattivare il drappello di polizia che, però, ora l'Asl chiede che venga ulteriormente rafforzato. «Il fenomeno delle aggressioni al negli ospedali si legge in una nota del prefetto di Napoli, Michele di Bari è stato oggetto di più Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, in occasione dei quali sono state stabilite le linee d'intervento, tra cui l'ulteriore attivazione di dispositivi di operatori di Polizia presso le strutture ospedaliere, l'aumento delle linee telefoniche dedicate punto a punto e l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza presso i pronto soccorso e le ambulanze». 

LA VISITA 

Nella mattinata di Ferragosto, il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, aveva fatto visita agli operatori in servizio presso il Pronto Soccorso del San Leonardo: «Esprimo la mia più profonda solidarietà al personale sanitario coinvolto in questo grave episodio di violenza. Quanto accaduto è inaccettabile e condanniamo fermamente qualsiasi forma di aggressione contro coloro che dedicano la loro vita alla cura e al benessere dei cittadini. La sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità, nulla può giustificare quanto accaduto». «Di questo passo, nei pronto soccorso non andrà più a lavorare nessuno» dichiara Francesco Emilio Borrelli, deputato dell'Alleanza Verdi Sinistra. «Quel che è accaduto è inqualificabile e indegno di un Paese civile afferma la deputata di Forza Italia, Annarita Patriarca bisogna stroncare questa spirale di violenza che continua a imperversare negli ospedali napoletani».

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