domenica 25 agosto 2024

Vacanze, Napoli capitale dei millennial "E nel 2030 saranno il 70% dei turisti"

di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli

Viaggiano zaino in spalla, scelgono tutto online, a volte prenotano solo alla vigilia della partenza. E si innamorano di Napoli prima di arrivare. La città di Maradona e Geolier piace ai millennial. Di giorno tanti sono i turisti under 40 in giro tra monumenti e con tour programmati per Capri o Sorrento, di notte contenti di trovare locali e ristoranti aperti fino a tardi. Sono i giovani a premere sull'acceleratore del turismo made in Campania e nei prossimi anni sarà sempre di più così. «Napoli è la città preferita dai millennial. Questo è il dato che ci permette di guardare con più ottimismo al futuro, al di là di numeri e percentuali » . Gianna Mazzarella ragiona avendo studiato il trend, ma non solo. La presidente della sezione Turismo di Confindustria Napoli sente questo vento di gioventù rafforzarsi, confrontandosi tutti i giorni con gli operatori del settore. Lo dice anche uno studio di Isnart, presentato dalla Regione Campania alla Borsa del turismo di Milano. Che lei cita a memoria: «Nel 2023 i turisti che rientrano tra i millennial a Napoli sono stati il 50 per cento del totale, nel 2030 si prevede che saranno il 70 per cento». Una bilancia anagrafica che si pareggia. «Al contrario si riduce la fetta degli ultra 65, che per anni abbiamo ritenuto essere il target da inseguire», dice. Non basta, però, vederli arrivare, spesso giovanissimi in posa per il selfie da postare con il Vesuvio da sfondo o in coppia, portando a turno il passeggino. « Per lo più parliamo di stranieri, anche con una buona capacità di spesa. Questo ci impone di cambiare il nostro modo di proporci.

 

Serve una industrializzazione del turismo, spingendo sulla leva digitale » , è la ricetta proposta da Mazzarella a nome di Confindustria. Già a settembre in un tavolo di lavoro gli associati di piazza dei Martiri cominceranno ad affrontare questi aspetti e anche a ragionare di tariffe. «Non si può pensare di aumentare i prezzi nelle settimane centrali di agosto, seguendo gli stili di vita degli italiani. Occorre cambiare strategia, rivolgendosi per lo più al mercato degli stranieri, che viaggiano tutto l'anno e tenendo conto che sono giovani. Basta poco con il cellulare per confrontare costi e mete, cambiando destinazione». Per Mazzarella non c'è tempo da perdere, perché « dopo un calo di presenze a Ferragosto, che oscilla tra il 10 e il 15 per cento rispetto al 2023, i dati di settembre e ottobre segnano una ripresa del trend positivo. Continuiamo ad essere, per fortuna, il sogno americano. Soprattutto da quando Capodichino ha introdotto voli diretti e vale anche per altre destinazioni». Ma il nuovo mercato impone un cambiamento nella comunicazione dell'offerta. «Basta un istante e una brutta recensione o un video fanno il giro dei social, da una parte all'altra del mondo». In negativo vale come in positivo, « Napoli ha tutto per piacere alle nuove generazioni. Dal paesaggio di unica bellezza all'offerta culturale, fino al divertimento. Ora dobbiamo imparare a surfare nel mondo digitale. Va cambiato il nostro modo di vendere il brand Napoli» , è convinta Mazzarella. « Adeguando anche i servizi», aggiunge Gino Acampora, vicepresidente di Fiavet in Campania. «È vero che i giovani rappresentano una nuova frontiera di mercato, ma stiamo esagerando con i prezzi, troppo alti, e rischiamo di perdere posizioni. Se parliamo, per esempio, dei millennial italiani il costo incide, molti non riescono a reggere questa bolla», spiega Acampora, che guarda il fenomeno dalla prospettiva delle agenzie di viaggio. E fa un esempio concreto: «Se spendo 500 euro per una stanza non mi aspetto di fare l'esperienza terribile della Circumvesuviana per andare a Pompei. Alcuni turisti restano senza parole » . Poi non tornano più. « Non siamo di fronte agli inglesi di un tempo, che rivedevamo nello stesso albergo anche per 20 anni consecutivi. I giovani nel viaggiare si orientano con una differente bussola, anche dal punto delle infrastrutture dobbiamo adeguarci. Benissimo i voli diretti di Capodichino e il nuovo scalo di Salerno, ma su treni e porti c'è tanto da fare», conclude Acampora. Uno sguardo ai millennial che il Parco archeologico di Pompei già sta dimostrando di avere, pensando alle coppie che viaggiano con bambini piccoli. Da domani riprendono le iniziative del Children's Museum con percorsi dedicati alla generazione Z.

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