Ora la squadra di
Guido Bertolaso è davvero al completo: come anticipato nei giorni scorsi, sarà
Marcello Fiori, ex segretario generale del ministero delle Comunicazioni, a guidare il coordinamento delle attività nella gestione dell'emergenza rifiuti. Accanto a Fiori ci saranno altri quattro capi missione: il generale dell'Esercito e già vice di De Gennaro, Franco Giannini (settore tecnico-operativo- impiantistico); il dirigente dei servizi ispettivi di finanza pubblica Guido De Marco (settore finanziario); l'ex capo di gabinetto di De Gennaro, Antonio Reppucci (settore amministrativo- legale); e il dirigente del dipartimento della Protezione civile Maurizio D'Amore (Comunicazione), unico napoletano della squadra. Fiori è già al lavoro a Napoli per seguire stamane l'apertura della discarica di Savignano Irpino. Crescono le giacenze in Campania (40 mila tonnellate e circa 3 mila a Napoli), ma con la revoca dello sciopero del personale dei Cdr la situazione dovrebbe migliorare nelle prossime ore. Da Mosca, l'ex premier
Michail Gorbaciov ha rivolto un «pensiero particolare a Napoli» e lodato l'intervento di Berlusconi: «Occorreva agire prima. In questi casi — ha detto — serve l'autorità e far vedere chi comanda. E se si deve usare la forza, la si usa. Bisogna esserci. Berlusconi è andato sul posto e ha immediatamente capito tutto». Gorbaciov ha ricordato l'esempio di Rudolph Giuliani sindaco di New York e della sua «tolleranza zero», ovvero la strategia di contrasto alla violenza metropolitana: «C'era violenza, delinquenza e sporcizia — ha aggiunto l'ex capo dell'Urss —: è arrivato e ha fatto valere la sua autorità. E nessuno gli ha detto che non era democratico. Perché in questi casi serve l'autorità». Ma il livello politico anche ieri ha continuato ad occuparsi delle polemiche sollevate dal nuovo decreto sui rifiuti, oggi in consiglio dei ministri. In particolare, Legambiente e alcuni deputati del Pdl (Rampelli e Marsilio) hanno contestato l'emendamento presentato dal segretario regionale del Pd, Tino Iannuzzi, per concedere gli incentivi del Cip6 anche per i termovalorizzatori di Salerno, Napoli Gorbaciov e Alessandra Mussolini e Santa Maria
la Fossa. «L'emendamento — si è difeso Iannuzzi — nasce unicamente dalla consapevolezza che l'emergenza rifiuti costituisce una situazione di assoluta straordinarietà ed eccezionalità ». Ieri con una nuova lettera al sottosegretario Bertolaso
la Fibe ha definitivamente annunciato di «cessare le attività» relativamente alla gestione degli impianti di trattamento «a decorrere dal 18 giugno 2008, dando contestualmente avvio alle procedure connesse».
La Fibe, tra l'altro, fa riferimento alle prescrizioni disposte dalla procura della Repubblica di Napoli che «ha ritenuto l'attività di trasformazione dei rifiuti solidi urbani posta in essere dal 15 dicembre 2005» come «reato». Ora, la procura «impone alle scriventi di cessare ogni attività che possa rappresentare reiterazione di fattispecie ritenuta criminosa, non essendo neppure ipotizzabile un principio in virtù del quale un soggetto possa essere obbligato — da chicchessia — ad esercitare un'attività che ad avviso della magistratura penale costituisce reato».
(Angelo Agrippa da il Corriere del Mezzogiorno)
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