C'è una storia di sprechi minori, se si considera l'importo economico, ma forse ancora più grave per il danno alla credibilità della giustizia. È quella di un cittadino romeno di soli ventuno anni a cui sono intestate 2.876 automobili. Ovviamente non le usa lui, ma molti rom - di cittadinanza italiana o straniera, ma comunque comunitaria - in tutta Europa. Lui non risulta avere fissa dimora: impossibile notificargli multe o provvedimenti legati al suo sterminato garage. La scorsa settimana durante un controllo di routine gli agenti della polizia ferroviaria lo hanno individuato su un treno a Novi Ligure: ha fornito un nome falso ed è stato portato al comando per controlli. Le impronte digitali hanno permesso di capire che lui era Mister Tremila Auto. A quel punto è stato prelevato dai carabinieri e trasferito in un'altra caserma: i militari gli hanno notificato un pacchetto di multe per un importo di 25 mila euro. È solo una piccola parte delle contravvenzioni emesse contro di lui in tutte le regioni. Che non verranno mai pagate. Mister Tremila Auto, come prevede la legge, è stato rilasciato ed è tornato libero. Poco importa se una delle vetture a lui intestate è stata usata in una rapina, un'altra in un furto, decine sono state coinvolte in incidenti stradali. Il caso più grave a Pasqua: l'utilitaria di una famiglia viene travolta, lei muore sul colpo, il marito rimane gravemente ferito. L'autista romeno è ubriaco, guida senza patente e la vettura non ha assicurazione. Il proprietario? Mister Tremila Auto. Che è stato infine scovato e poi rilasciato. Senza pagare multe, senza risarcire danni. Ma con uno spreco in più, quello delle ore di lavoro di agenti e carabinieri che lo hanno identificato e gli hanno notificato inutilmente quel cumulo di multe. (L’Espresso)
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