venerdì 19 settembre 2008
Legge elettorale D’Alema va all’attacco e accusa Berlusconi
Dopo l’avvertimento lanciato l’altro giorno dall’Udc («non saremo moderati»), è il Pd a promettere battaglia sulla riforma della legge elettorale per le Europee in discussione in commissione alla Camera. Massimo D’Alema va all’attacco e accusa il premier Silvio Berlusconi di dimostrare su questo argomento un «atteggiamento antidemocratico». Il Cavaliere, è il ragionamento dell’ex ministro degli Esteri, usa la modifica del sistema di voto per fini personali: «Vuole punire l’Udc e spingerlo fuori dal gioco politico per portargli via gli elettori». Il Pd - suggerisce D’Alema - deve aiutare l’Udc a non essere «risucchiato verso Berlusconi» e la sinistra «a trovare la via per essere utile alla democrazia». Il riferimento è rivolto a Rifondazione comunista, verso cui l’ex ministro degli Esteri conferma le proprie critiche dopo la vittoria al congresso da parte di Paolo Ferrero, però aggiunge «spero che trovino la via per essere utili alla democrazia italiana, anziché chiudersi in un dibattito un po’ interno al ceto politico».
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