martedì 30 settembre 2008

Guerre giuste

"La satira è sacrosanta. Bisogna evitare in materia le polemiche. Ma non si può non rilevare la pericolosa ambiguità della vignetta contro il ministro Brunetta pubblicata nell’inserto satirico allegato all'Unità. Non so se il direttore del quotidiano l’ha vista prima che fosse pubblicata". Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, attacca duramente il quotidiano diretto da Concita De Gregorio stigmatizzando duramente la vignetta contro il ministro della Pubblica amministrazione. Secondo Sergio Staino, direttore di Emme, si tratta di una vignetta che voleva esprimere "disagio" ma anche "vaneggiamento folle" ma che, se può essere interpretata diversamente. "La vignetta di Biani - dice Staino - nelle intenzioni dell’autore e nell’interpretazione che abbiamo dato come redazione, esprimeva solo il disagio, l’indignazione e il vaneggiamento folle e non certo condivisibile, che può provocare una strabordante polemica contro supposti fannulloni, in un paese come il nostro in cui invece sta crescendo la disoccupazione. In questo specifico caso - aggiunge Staino - il disagio profondo di una guardia giurata per la quale, il vecchio 'ferro', strumento del suo lavoro, sottolineava la sua attuale situazione di disoccupato". Questa, è la conclusione di Staino, "la buona fede nostra e del disegnatore, ma se, come può sempre accadere, la ciambella non è uscita con il buco e per una qualche ragione, legata al disegno o al testo, qualche lettore può interpretarla in modo da sembrare un invito all’uso delle armi, né io, né Biani, nè l’intera redazione di Emme, abbiamo alcuna difficoltà a chiedere scusa a questi lettori, ministro Brunetta, ovviamente, compreso".

1 commento:

Anonimo ha detto...

MA PERCHè ERA SATIRA?