martedì 23 settembre 2008

Siani, il ricordo videoconferenza con il pentito

Torre Annunziata - Era il 23 settembre del 1985 quando Giancarlo Siani, cronista de «Il Mattino», corrispondente da Torre Annunziata, fu assassinato dalla camorra a Napoli. Il giovane giornalista si occupava di cronaca nera e, in particolare, dell’ascesa del clan malavitoso dei Gionta che esercitava il controllo sul territorio di Torre Annunziata. A ventitré anni dall’omicidio, l'amministrazione comunale di Torre Annunziata, presenterà a giorni (probabilmente il giorno 10) il libro di Arturo Buongiovanni, «Intendo rispondere». Il testo ripercorre, attraverso le dichiarazioni di un pentito di camorra, torrese ma legato al clan dei Nuvoletta, la vicenda dell’assassinio di Giancarlo Siani. Durante la manifestazione, alla quale saranno presenti gli alunni delle scuole medie e superiori della città, si terrà un collegamento in videoconferenza con il pentito Ferdinando Cataldo, da cui partirà un invito al rispetto delle regole di convivenza civile e al disprezzo per la camorra. «Giancarlo - spiega il sindaco oplontino Giosuè Starita - si era addentrato in un territorio complesso per comprenderne non solo i fatti ma la storia, le abitudini e le problematiche. La voglia di raccontare, di descrivere le verità, anche scomode, venne percepita come una sfida da chi fa dell’arroganza e della prepotenza un modello di vita. La tragica esperienza di Giancarlo Siani rappresenta un esempio straordinario di impegno sociale. Di dedizione al lavoro. Di voglia di combattere il malaffare. Di cittadinanza attiva. Una comunità - conclude il sindaco - deve saper conservare memoria di esempi come quello di Giancarlo». (Benni Gagliardi il Mattino)

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