lunedì 10 novembre 2008

Facebook, il primo post di Sepe «Leggo io tutti i vostri messaggi»

Il cardinale esce allo scoperto e, finalmente, scrive. Tranquillizzando, così, quegli «amici» di Facebook che temevano non fosse davvero suo il nick con la sua foto. Una lunga lettera, a firma Crescenzio Sepe, datata ore 15,28 di ieri viene, dunque, inviata ai suoi 4904 «contatti» nel social network più in voga del momento e che l’alto prelato definisce «una simpatica avventura che ci coinvolge tutti». L’arcivescovo scrive: «Mi avete chiesto: ”Cardinale ma sei proprio tu?”. Sì, sono io. Non vi nascondo che un mio collaboratore mi aiuta ad entrare nel ”vostro” mondo (non sono praticissimo ancora), ma i vostri messaggi, le vostre discussioni, i vostri commenti li leggo io e rispondo personalmente: altrimenti che senso avrebbe? E comunque ”’a password a teng je!”». L’arcivescovo, poi, commenta l’iniziativa: «La rete è un importante strumento, un validissimo mezzo per stringere amicizia, per scambiarsi idee, soprattutto per diffondere, con la Parola di Dio, la Speranza di cui ho scritto nel mio libro e che tanti di voi hanno commentato». Quindi, rassicura chi in queste settimane gli ha scritto: «Ho letto uno per uno i vostri messaggi, le vostre attestazioni di stima che mi danno una grande energia. È bellissimo anche soffermarmi sui diversi modi con cui vi rivolgete a me. A tal proposito rispondo a chi dice ”Ma come la dobbiamo chiamare?” Non è importante il modo, amici cari; l’importante è che continuiate a parlare con me, a inviarmi i vostri dubbi, le vostre perplessità, i vostri consigli e suggerimenti». Poi spiega come gli è venuta l’idea di iscriversi a «fb», dopo che un amico gli aveva spiegato di cosa si trattava. «Pensai subito: questo è un modo per arrivare a tutti. Insomma mi veniva offerta la possibilità di parlare a tutti e di conoscere tante nuove persone. Soprattutto di stare accanto a chi è in difficoltà, a chi vive nella sofferenza, a chi affronta la malattia, il disagio, la povertà. Ho letto alcuni messaggi che mi hanno toccato il cuore. Mi sento vicino a voi, alle vostre ansie. Sentitemi vicino, prego per voi, per le vostre richieste di intercessione al Padre Nostro». Molti si sono stupiti della sua presenza su «fb». E così l’alto prelato commenta: «Hanno detto: ”Ma come un Cardinale su Fb?”, e ch’ ce stà e male? La Chiesa si apre alle nuove tecnologie perché diventano mezzo per l’Apostolato. E la Diocesi, pensate, si sta dotando di un sito per ogni Parrocchia, di un indirizzo mail per tutti i sacerdoti». Sepe riconosce che Internet può essere un ulteriore mezzo per diffondere la parola di Dio. Infine assicura: «Ogni qualvolta che avrò un momento libero mi “affaccerò alla rete” per leggere i vostri post (mi hanno detto che “ se dice accussì”!)». E, infine, chiude con la sua benedizione ”‘a Madonn v’accumpagn”. I commenti al suo intervento non si sono fatti attendere. In meno di mezz’ora se ne contavano più di cento. (Marisa La Penna il Mattino)

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