«Una volta le agenzie di collocamento erano i partiti. Adesso la camorra. Colpa della scomparsa della presenza organizzata delle forze politiche sul territorio». Il caso Gionta le intercettazioni rivelano che alcune madri hanno contattato la cognata del boss per caldeggiare l'assunzione dei figli come vedette da impiegare nello spaccio di stupefacenti - suscita una riflessione spiazzante da parte di Paolo Cirino Pomicino. L'ex ministro del Bilancio, risorto a vita politica nell'Udeur e poi nella dc di Gianfranco Rotondi, dopo una condanna definitiva per finanziamento illecito ai partiti, rivendica la italianissima raccomandazione dei tempi che furono, quella che si otteneva nelle anticamere delle segreterie dei partiti. Racconta: «Non posso mai dimenticare quel che accadde quando si iniziò a parlare del voto di scambio, accusa peraltro mai contestatami. Chiamai il procuratore della Repubblica. Se volete vi mando l'elenco delle raccomandazioni che ho fatto, gli dissi. Mi rispose: le faccio anche io». Sostiene: «Altro era la segnalazione delle forze politiche e dei rappresentanti politici, altro è l'imposizione criminale». Entrambe - ammesso che appartengano a realtà diverse - prosperano, peraltro, in un contesto economico dove non funzionano i canali ortodossi per accedere ad un impiego: il collocamento, in passato; le agenzie per l'impiego, più recentemente. Una realtà che chiama anche in causa i tanti meridionali i quali, negli anni, hanno occupato posizioni di rilievo, nella vita politica nazionale. Pomicino è tra questi. Non accetta, però, di stare dietro al banco degli imputati. Dice, anzi: «Nel 1991 il reddito pro capite nel Mezzogiorno era pari al 59,6% del reddito della parte economicamente più dinamica del paese. Oggi siamo al 57,5%, nonostante sia stato attivato ormai da dieci anni un flusso migratorio dal sud verso il nord. All'epoca del governo Ciampi sono stati persi milioni di posti di lavoro e non sono stati mai più recuperati, se non in minima parte. Situazioni come queste aprono varchi ai poteri criminali che possono condizionare istituzioni ed aziende private». (Fabrizio Geremicca da il Corriere del Mezzogiorno)
Raccomandazione al clan: «Assumete mio figlio come palo degli spacciatori»
1 commento:
Veramente ci ho riflettuto un pò emi pare che la differenza non sia poi tanta come dice Pomicino ('o ministro).
La piccola differenza è che si salta un passaggio, quello della politica.
Quindi forse è questo ciò di cui si lamenta Cirino, la perdita di quel passaggio in cui lui ci azzuppava.
E si, è proprio vero, caro Cirino sono brutti tempi anche per voi magnafranchi della politica, vi hanno scalzato dal vostro posto di intermediari tra i poveri disperati che cercano un posto di lavoro e la camorra. Il self-service ha sostituito il metodo clientelare.
Percorso diverso ma stesso risultato.
Rassegnati.
Ciao.
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