sabato 1 novembre 2008
Venerabile Italia …
Rammentate l'inchiesta "Cheque to cheque" e il celebre interrogatorio del maresciallo Vincenzo Vacchiano comandante dei Carabinieri di Vico Equense al venerabile ex-maestro della Loggia P2 Licio Gelli? Era il 1995, la procura di Torre Annunziata faceva indagini planetarie. "Cheque to cheque", partita per far luce su un traffico di auto, poi cresciuto clamorosamente in compravendita di armi (anche nucleari), preziosi, oro, titoli di Stato, con i coinvolgimenti di personaggi come l'arcivescovo di Barcellona, il leader nazionalista russo Wladimir Zhirinovski, e Licio Gelli. Altri tempi, adesso il venerabile ha un programma tutto suo su Odeon tv e sfrutta la rinnovata ribalta per passare il testimone. Il capo della loggia massonica P2, non ha dubbi: per l'attuazione del Piano di Rinascita democratica della P2, «l'unico che può andare avanti è Berlusconi». L’investitura arriva durante la conferenza stampa di presentazione di Venerabile Italia, il programma che Gelli condurrà sull’emittente tv: «L'unico che può andare avanti è Berlusconi: non perché era iscritto alla P2, ma perché ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora mostra un po’ di debolezza perché non si avvale della maggioranza parlamentare che ha». Sembra una barzelletta. Invece è una vergogna. Forse, per chiarire il contesto, è utile ricordare la sua fedina penale. Gelli è stato condannato con sentenza definitiva per i seguenti reati: procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato, calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola, tentativi di depistaggio delle indagini sulla strage alla stazione di Bologna e Bancarotta fraudolenta (per il fallimento del Banco Ambrosiano è stato condannato a 12 anni). Se lui considera Berlusconi il suo erede più credibile non abbiamo troppo di che stare tranquilli.
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