sabato 1 novembre 2008

Scala: “Perché l’arresto, è previsto solo per i cittadini campani?”

Regione Campania - “Se rimane ancora qualche dubbio che non ci siano evidenti comportamenti antimeridionali e settari da parte di questo governo, basta dare un’occhiata al decreto sui rifiuti di recente approvato dalla maggioranza, che prevede, per chi abbandona rifiuti ingombranti, l’arresto, ma solo per i cittadini campani”. Dichiara Tonino Scala, Capogruppo regionale di Sinistra Democratica. “Perché l’arresto, è previsto solo per i cittadini campani? Certo alcune penalità si rendono necessarie per responsabilizzare anche i cittadini in una gestione dei rifiuti più civile e razionale. Ma rimane il fatto che un reato è tale sia per la Campania sia per tutta la Nazione”. – Spiega Scala – “La Costituzione italiana non prevede che ci siano tipologie di reato per ogni singola Regione, e a quanto risulta, è ancora vigente la regola, sacrosanta, che davanti alla legge tutti i cittadini sono uguali. Diventa difficile comprendere perché a Milano se un cittadino dovesse abbandonare gli ingombranti per strada non è perseguibile, ma lo è, per lo stesso reato, un cittadino campano”. “Si ravvisano palesemente termini di incostituzionalità per questa legge che può essere giustificata solo da una scarsa conoscenza degli elementi basilari dalla Costituzione. D’altra parte – Conclude il Capogruppo - non sarebbe la prima volta. Probabilmente dalle parti di Palazzo Chigi l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, ancora non si sa cosa voglia dire”.

In una lettera inviata al presidente della giunta regionale Bassolino il consigliere regionale Antonio Scala sollecita la necessità di realizzare un bacino di carenaggio per i cantieri di Castellammare di Stabia.

"Caro Presidente - scrive Scala - è venuto il tempo di investire sui grandi progetti, in quanto la cantieristica è un settore strategico per la Regione Campania, e sui cantieri navali di Castellammare di Stabia, facendo ripartire dal mare lo sviluppo industriale dell´intera costa. I cantieri navali di Castellammare di Stabia rappresentano, infatti, una realtà imprescindibile nel panorama economico locale e nell´ambito della cantieristica campana nel suo complesso. La nascita del cantiere navale di Castellammare non ha una precisa data. La storiografia racconta che fu impiantato nel 1780 da Ferdinando IV di Borbone per costruire la Regia Flotta, ma di fatto si innestò su preesistenti piccoli cantieri che erano in attività già duecento anni prima. E´ del primo periodo borbonico la più antica testimonianza della storia della Fincantieri: la realizzazione e il varo del vascello ´Partenope´, avvenuto nel 1786. Da allora la storia del cantiere si è saldamente intrecciata con quella del Paese: dalla parentesi francese alla restaurazione, all´unità d´Italia, fino ai giorni nostri". "Per la storia, per le tradizioni e per le professionalità che questo cantiere esprime di fronte alla crescente domanda mondiale della navalmeccanica - continua Scala nella sua lettera - di fronte alla scelta della Regione Campania di istituire, sul territorio che va da Castellammare di Stabia fino a Torre Annunziata, un distretto produttivo della Nautica e del Materferro, che ha tra le sue finalità principali il rafforzamento ed il rilancio del settore attraverso una strategia di intervento che premi e valorizzi la specializzazione e concentrazione distrettuale, occorre un impegno concreto della Regione Campania per la realizzazione di un bacino di carenaggio, che consenta alla Fincantieri di Castellammare di Stabia di operare sulle grandi navi sempre più presenti nella produzione nazionale, aprendo grandi prospettive al territorio in termini economici e soprattutto occupazionali ritenendo perciò utile per raggiungere questo obiettivo l´utilizzo di fondi Por". "La mia speranza - conclude Scala - è che al più presto si possa provvedere alla realizzazione di questa infrastruttura all´interno dello stabilimento stabiese. Seguendo una visione che punta al decollo dell´economia locale permettendo così al territorio di giocare un ruolo da protagonista nell´economia nazionale e internazionale".

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