Vico Equense - Il primo derby con la Juve Stabia in cinquant’anni di vita del Vico Equense giunge in un momento che vede contrapposti gli stati d’animo delle due compagini. Ai gialloblù con il morale alle stelle e lanciatissimi nella scalata alla vetta della classifica si contrappone un Vico Equense fanalino di coda (con Isola Liri e Igea Virtus) eppure deciso a vendere cara la pelle. Grande stima e affetto per la Juve Stabia e per il suo blasone, per i passionali tifosi locali, ma anche la necessità di giocarsi sul prestigioso palcoscenico del «Menti» le proprie chance con serenità e determinazione anche in vista del prossimo ciclo con quattro gare contro squadre della parte bassa della classifica. Così, dal match con la Juve Stabia dovrà necessariamente uscire un Vico rinfrancato e dimostrato di aver superato anche le ultime delusioni contro Melfi e Barletta. È l’atteggiamento che sta inculcando ai suoi giocatori l’allenatore Giovanni Ferraro, ex di turno, visto che il suo esordio è avvenuto proprio con le vespe: «Sono molto legato agli sportivi di Castellammare, città dove ho numerosi amici e dove approdai nel 1985 dall’Aequa 20. Ho esordito in C2 con Angelo Carrano e ho grande stima del presidente Franco Giglio di cui ho apprezzato le doti alla guida del Sorrento durante i miei anni rossoneri. Per noi la gara rappresenterà il sigillo del salto di qualità di questo biennio e cercheremo di offrire uno spettacolo degno della cornice». Intanto il tecnico azzurro-oro è ancora alla prese con problemi di formazione. Squalificato il difensore Leonardo Gargiulo, stabiese doc, Ferraro è ancora alle prese con il virus influenzale che negli ultimi dieci giorni ha colpito molti giocatori. Ormai recuperati Trapani e Burgos sono invece fermi Loreto e Morfù anche se c’è ancora la speranza di vederli in campo domenica. Un derby dal sapore unico anche per Giuliano Munao: il portiere assieme a Gargiulo e Marciano costituisce la colonia stabiese del Vico Equense, società in cui l’estremo difensore milita da tre stagioni e in cui è stato tra i protagonisti della scalata dall’Eccellenza alla Seconda divisione. «Sono cresciuto nella Juve Stabia e poi ho vinto il campionato di Eccellenza con il Gelbison – spiega il portiere vicano – prima di approdare al Vico Equense dove ho avuto grande soddisfazioni conseguite con l’entusiasmo della dirigenza, la competenza del tecnico e l’unità del nostro gruppo. Certo il pronostico è avverso, ma daremo il massimo per dimostrare che la classifica ci penalizza in modo eccessivo». Un soffio di amarcord per la squadra che l’ha lanciato: «Nutro profonda gratitudine – conclude Munao - verso la società di cui sono sempre stato tifoso, ma anche la voglia di dimostrare che grazie agli insegnamenti ricevuti tra le giovanili merito di difendere la porta di una squadra professionistica. Al Menti ci saranno amici e parenti, ma in campo penserò soltanto a Capparella e a contrastare gli attaccanti gialloblù». (Umberto Celentano il Mattino)
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