domenica 12 settembre 2010

SS. Trinità e Paradiso, il giardino di via San Ciro è in uno stato di abbandono

Il Comitato “Cittadini per Vico”chiede chiarimenti

Vico Equense - In continuità con l’impegno assunto con i firmatari della petizione popolare finalizzata alla salvaguardia del complesso monumentale pubblico “SS. Trinità e Paradiso”, nonché alla conservazione dello splendido giardino-agrumeto che lo circonda, il comitato “Cittadini per Vico” ha inviato, al Sindaco e all’Ufficio Tecnico del Comune di Vico Equense, una richiesta di chiarimenti sullo stato di abbandono in cui versa il parco pubblico. “ Tutta l’estate – si legge nella nota - le piante non sono state innaffiate, nonostante il caldo e la mancanza di pioggia, con danni già gravi per cui un albero è al suolo ed altri sono irrimediabilmente seccati; gli alberi nella risistemazione del giardino sono stati privati della cunetta di raccolta delle acque, che consente loro di accumulare ed assorbire la giusta riserva d’acqua necessaria per la sopravvivenza e non hanno avuta alcuna cura né potatura; il giardino attrezzato a parco giochi con denaro pubblico non rispetta un orario di apertura e non consente un uso in sicurezza da parte dell’utenza ed in special modo dei bambini, visto che risulta occupato da alcune autovetture (nonostante il divieto) e da materiale edile. Pertanto il comitato, in qualità di rappresentante della manifestata volontà popolare, temendo che lo stato d’abbandono possa nuocere irreversibilmente a questo storico angolo di verde, chiede che codesto Comune, a mezzo del competente ufficio tecnico, disponga un immediato ed esplicito ordine di servizio avente ad oggetto l’ adeguata manutenzione del giardino ed una risistemazione degli alberi secondo le norme più elementari di buon governo del verde.”

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nulla di nuovo sotto al sole.
E' un vecchio trucco dei geometri e degli agronomi abusivisti di vico. Lasciare un area agricola in abbandono e poi fare una perizia giuranta dichiarandola "a bassa naturalità" e "poco produttiva", per farci il garace interrato sotto.
Non siamo come Castellammare, siamo molto peggio.
Poveri noi.

Anonimo ha detto...

Il fatto è che in questo paese nulla è fatto seguendo le regole e le leggi,ma piuttosto seguendo i piani di questa amministrazione che si muove allo stesso modo del governo centrale!Non si guarda alla comunità ma all'interesse del singolo!ma cio' che mi fa più rabbia è l'ignoranza di quanti continuano a regalare voti sperando di trovare una soluzione ai propri problemi!