«Sputa il rospo. Se hai qualcosa da dire che ancora non mi hai detto è questo il momento per farlo. Cosa c’è dietro tutta questa faccenda? Cosa c’è? Ci sei tu? Devi dirlo adesso. Devi dire tutto. Ora, subito, perché io sto per legare la mia carica alla tua parola. Il mio futuro politico dipenderà da te, dalla tua sincerità». Gianfranco Fini è tipo lucido anche quando va su tutte le furie. Per questo, dicono, le sue arrabbiature sono ancora più temibili: sono furore freddo. Per questo gli incontri in limine veritatis, avuti tra venerdì notte e ieri a ora di pranzo, con il cognato di fatto Giancarlo Tulliani – alla presenza di Giulia Bongiorno - sono stati di quelli che ti levano la pelle. «Devi lasciare la casa di Montecarlo», gli ha intimato fra l’altro Fini con toni come si dice «tutt’altro che garbati» nei vis a vis finalmente concretizzatisi, dopo il ritorno in Italia del fratello della sua compagna Elisabetta, rintanato chissà dove per tutta l’estate e fino a pochi giorni fa per così dire imprendibile. Il chiarimento di persona, sia pur ripetutamente caldeggiato, non era in agenda. Ma si è reso necessario nel momento in cui Fini ha scelto di dire “la sua verità”. Già la settimana scorsa i due si erano visti, quando il Giornale aveva pubblicato la notizia della sedicente doppia firma identica sul contratto d’affitto (in realtà nota di trascrizione) della casa di Montecarlo. In quell’occasione Tulliani, pur non essendosi preoccupato di smentire il Giornale, aveva giurato che il contratto aveva firme diverse, come avrebbe poi accertato la Procura. Anche venerdì notte, di fronte a Fini e Bongiorno, il fratello di Elisabetta ha continuato ad insistere di non avere nulla a che fare con la proprietà della casa di Montecarlo, nel corso di un dialogo durissimo, durante il quale Fini ha preso tutte le distanze possibili da quel ragazzo che gli sta rovinando la vita e, come ha spiegato anche nel video, la «serenità» familiare. Le ripetute asserzioni del cognato non devono averlo però del tutto convinto. Ieri, dopo una mattinata chiuso nel suo studio della Camera a limare il discorso, con la Bongiorno e il portavoce Fabrizio Alfano, il leader di Fli è risalito in macchina, sempre in compagnia dell’avvocato, e intorno all’una è tornato a casa. Per un confronto coi Tulliani, Elisabetta in primis, sulle frasi scelte per spiegare la faccenda e il fatto di «nutrire ancora dei dubbi». Un passaggio con il quale Gianfranco Fini mette una distanza incolmabile tra sé e il cognato. Un passaggio dal quale di certo la serenità della sua famiglia non ha tratto giovamento. (Susanna Turco L’Unità)
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