Massa Lubrense - Piccoli ristoratori crescono all’ombra delle grandi stelle della gastronomia. Ecco perché in costiera sorrentina, da anni ormai vero paradiso dei gourmet, ci sono ben due locali insigniti dalla «Chiocciola d’oro», il massimo riconoscimento da parte della Guida alle osterie d’Italia di Slow Food. Entrambi i locali si trovano nella zona di Massa Lubrense: si tratta dello «Stuzzichino» di Sant’Agata sui due Golfi e della «Torre» di Santa Maria dell’Annunziata. Il riconoscimento, conferito nel corso del Salone del Gusto che si è appena concluso a Torino, ha inteso premiare uno stile di cucina fortemente legato ai prodotti del territorio e alle tradizioni locali, che da sempre costituisce la cifra distintiva della proposta gastronomica delle due osterie. «Materie prime di qualità che valorizzino i produttori locali, unite a una attenta politica dei prezzi, sono i riferimenti che abbiamo per selezionare le osterie da premiare», spiega Rita Abagnale, consigliere nazionale di Slow Food e da sempre testimonial di punta della cucina di Sorrento e dintorni. E proprio questa è la filosofia che contraddistingue il ristorante lo «Stuzzichino» della famiglia De Gregorio, papà Paolo in cucina, figlio Mimmo in sala, che fin dall’apertura costituisce una vetrina d’eccezione per prodotti dell’orto e del mare della penisola sorrentina. Non è un caso, allora, che alcune preparazioni come la pasta e patate con provolone del Monaco e la zuppa di verze e castagne, ormai sono divenuti classici della gastronomia locale. Analogo discorso per l’esperienza della «Torre», il locale che vede in prima linea Maria e Tonino Mazzola, con le figlie Amelia ed Alessia, ormai punto di riferimento per buongustai italiani e stranieri che soprattutto d’estate affollano i tavoli all’aperto nel cuore del caratteristico borgo. Anche in questo caso, scialatielli, ravioli e ricciole alimentano il passaparola dei gourmet. Si è attratti anche dal patron, non a caso appellato come «one fire», un fuoco. A contribuire al successo della proposta gastronomica delle osterie della Costiera, c’è anche la straordinaria concentrazione di prodotti di qualità, come il provolone del monaco e il gamberetto di nassa di Crapolla, entrambi protetti e valorizzati come presìdi Slow food. Oltre ai due locali della Costiera, le altre «Chiocciola d’oro» della provincia di Napoli sono state assegnate all’osterie «E Curti», di Sant’Anastasia, «Abraxas» di Pozzuoli e «Fenesta Verde» di Giugliano, «il Focolare» di Ischia e la «Taverna dell’Arte» di Napoli. Intanto, proprio mentre le osterie della Costiera si confermano ai vertici delle guide nazionali di settore, arriva un ulteriore tributo alla gastronomia del territorio sorrentino. Proprio ieri, infatti, Oscar Farinetti, il patron di Eataly ha chiesto al team del ristorante« La Torre» di organizzare una settimana gastronomica al castello di Fontanafredda in Piemonte. L’obiettivo del prorietario del primo «megastore del gusto», che ha appena inaugurato anche una sede a New York, è quello di far conoscere ai gourmet piemontesi i sapori e i profumi della cucina del sud. Ecco spiegato lo stage che la famiglia Mazzola, che ha conquistato la Chiocciola d'oro per l'ottavo anno consecutivo, terrà presso la sede di Eataly, per formare una squadra di cuochi, oltre a una serie di cene che saranno organizzare all'interno del famoso castello che fu di proprietà del re Vittorio Emanuale primo. Filo conduttore della rassegna, sarà il gemellaggio tra i grandi piatti della cucina tradizionale di mare che, in un ambiente di grande fascino, si uniranno ai vini che farinetti produce nella storica cantina. (Francesco Aiello il Mattino)
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