Rompere subito, oppure pensare al partito? Questo il dilemma che tormenta Gianfranco Fini. Il Presidente della Camera guarda al Paese “fermo e dilaniato da mille polemiche, - ed aggiunge - ha ragione la presidente Marcegaglia: il nostro esecutivo stenta ad indicare le linee di ripresa”. Fabio Granata, finiano doc sul suo blog si spinge oltre ed annuncia di voler passare ai fatti, e che Futuro e Libertà intende prendere parzialmente le distanze dalla maggioranza facendo uscire i suoi ministri dal governo e garantendo l’appoggio solo sul programma (non sulle leggi ad personam, quindi). Pochi minuti dopo la diffusione delle agenzie, però, il capogruppo al Senato di Futuro e Libertà, Pasquale Viespoli, fa sapere di non essere d’accordo. Giuseppe Consolo, deputato di Fli e tra gli uomini più vicini al Presidente della Camera, mette in chiaro che: ''Il paese non ha bisogno di benzina sul fuoco'' e Moffa: ''Granata parla a titolo personale''. Pronta la replica. ''E' ovvio che le parole su un blog sono 'valutazioni personali'. Ciò che Moffa dovrebbe chiedersi - osserva Granata - è se sono parole condivise dalla base e coerenti con la lungimiranza di Fini. Consolo invece non so dove intraveda la possibilità che le mie parole siamo benzina sul fuoco. Ovviamente lui non ha mai valutato tali quelle di Berlusconi contro i magistrati o quelle di qualche deputato del Pdl contro Fini: quelle sono contributi al dibattito''.
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