Fonte: Salvo Sapio da il Mattino
La battaglia normativa per gli abusi edilizi in Campania potrebbe vedere, la prossima settimana, un passaggio fondamentale. È stato lo stesso Berlusconi a parlare di una moratoria da approvare nel prossimo consiglio dei ministri; una sospensione degli abbattimenti che, tra emendamenti e disegni di legge, era stata paventata più volte in questi mesi. Nella proposta avanzata dall’assessore regionale Marcello Taglialatela al ministro Fitto (28 gennaio) c’era l’idea di una sospensione di 12 mesi. Nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato c’era stato il via libera a una sospensione fino al 31 dicembre (12 febbraio), sospensione fermata da una decisione delle commissioni riunite della Camera in attesa, appunto, di un passaggio in consiglio dei ministri. Se ci fosse la moratoria scatterebbe una vera e propria corsa contro il tempo. Il premier avrebbe parlato di «un congruo tempo per una serena valutazione del problema in vista di una sua definitiva soluzione». «La serena valutazione» potrebbe far riferimento all’approvazione del nuovo piano paesistico regionale entro l’estate. Un obiettivo realistico secondo quanto affermato sempre dall’assessore regionale Taglialatela che prevede l’approvazione, definitiva, in Consiglio prima dell’estate.
In autunno scatterebbe, quindi, l’applicazione della norma con la difficoltà di valutare singolarmente circa 60mila casi. Poco più di dieci mesi per chiudere una partita e, soprattutto, dare soluzioni strutturali. Si parte, comunque, dal testo approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato e anticipato dal Mattino il 29 gennaio: «Al fine di fronteggiare la grave situazione abitativa nella regione Campania e per consentire una adeguata ricognizione dei presupporti determinanti vincoli di tutela paesaggistica, sono sospese le demolizioni, disposte a seguito di sentenza penale, di immobili situati nella Regione Campania, destinati esclusivamente a prima abitazione e stabilmente occupati da soggetti sforniti di altra risorsa abitativa». Nella proposta normativa venne introdotto, anche se non formalizzato, il concetto di «abuso di necessità» e una sorta di ombrello per chi ha realizzato abusi sull’unica casa di proprietà. Le ipotesi, quindi partono dalla ridefinizione dei nuovi vincoli e dalla possibile sanatoria, senza condono, per situazioni che, alla luce delle nuove norme non sarebbero più abusi. Ma le novità potrebbero non fermarsi qui. Ad occuparsi dell’iter normativo sarà, con ogni probabilità, il senatore Carlo Sarro, promotore di emendamenti per la riapertura per la Campania del condono del 2003 e sanatoria per gli abusi realizzati prima del 31 marzo 2003 (circa 66mila casi). Anche l’inserimento di questa norma non è da escludere.
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