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"Le integrazioni, presentate ieri in commissione bilancio del Senato dal ministro Tremonti, hanno il pregio di assegnare alla lotta all'evasione fiscale un ruolo strategico nella manovra e di affrontare, finalmente, in maniera più determinata, questa questione nazionale. Non appaiono, tuttavia, a breve, decisive a garantire un recupero significativo delle somme evase per abbattere il debito pubblico. La deterrenza del carcere per gli evasori, al di sopra dei tre milioni di euro, è quasi nulla. Il concetto di grande evasore, quindi, va rapportato alla soglia dei centomila euro. L'area, infatti, più consistente di evasione fiscale, è collocata tra i centomila e i cinquecentomila euro. La misura di forte deterrenza, accanto al carcere, rimane il sequestro e la confisca dei beni degli evasori al di sopra dei centomila euro, con poteri straordinari assegnati all'amministrazione finanziaria. Stupisce che questa misura risolutiva non venga discussa né dalla maggioranza, né dall'opposizione e neppure dalla grande stampa nazionale." Lo ha dichiarato, stamane, il sen.
Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali.
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