Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha deciso: è Roberto Vecchioni – già acquisito il suo sì – il prossimo presidente del Forum delle culture del 2013. Prende il posto di Nicola Oddati che non è escluso possa avere qualche altro ruolo all’interno della Fondazione. Ma la ribalta, il proscenio, è il caso di dire, oggi è tutta per lui. Per Vecchioni. Un milanese napoletano, un doppio passaporto che l’artista rivendica con orgoglio da una vita. Sessantotto anni vissuti con due passioni: la musica e i giovani, Vecchioni non ha mai smesso di fare l’insegnante. Il cantautore è stato ed è uno dei fili rossi che hanno legato Giuliano Pisapia e Luigi de Magistris, durante la loro cavalcata per agguantare la fascia tricolore di sindaco. E il legame con Napoli è fortissimo. Racconta: «Mio padre era di San Giorgio a Cremano e mia madre del Vomero. La famiglia di mio padre commerciava in tessuti. E proprio mio padre fu mandato, subito dopo la guerra, a Milano per allargare il mercato. Sono nato a Milano, ma sono un napoletano eterno». In che senso? È lo stesso Vecchioni a spiegarlo: «A casa mia si parlava solo napoletano. Mio padre non ha voluto mai usare l’italiano. E io vivo con questo sfondo di Napoli alle spalle». (Fonte: il Messaggero)
sabato 8 ottobre 2011
Forum delle culture Vecchioni presidente
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha deciso: è Roberto Vecchioni – già acquisito il suo sì – il prossimo presidente del Forum delle culture del 2013. Prende il posto di Nicola Oddati che non è escluso possa avere qualche altro ruolo all’interno della Fondazione. Ma la ribalta, il proscenio, è il caso di dire, oggi è tutta per lui. Per Vecchioni. Un milanese napoletano, un doppio passaporto che l’artista rivendica con orgoglio da una vita. Sessantotto anni vissuti con due passioni: la musica e i giovani, Vecchioni non ha mai smesso di fare l’insegnante. Il cantautore è stato ed è uno dei fili rossi che hanno legato Giuliano Pisapia e Luigi de Magistris, durante la loro cavalcata per agguantare la fascia tricolore di sindaco. E il legame con Napoli è fortissimo. Racconta: «Mio padre era di San Giorgio a Cremano e mia madre del Vomero. La famiglia di mio padre commerciava in tessuti. E proprio mio padre fu mandato, subito dopo la guerra, a Milano per allargare il mercato. Sono nato a Milano, ma sono un napoletano eterno». In che senso? È lo stesso Vecchioni a spiegarlo: «A casa mia si parlava solo napoletano. Mio padre non ha voluto mai usare l’italiano. E io vivo con questo sfondo di Napoli alle spalle». (Fonte: il Messaggero)
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