Fonte: Mariella Parmentola da Metropolis
Castellammare di Stabia - Piange, si commuove. Non trattiene l’emozione Nicola Cuomo. Si lascia andare come già gli era accaduto venerdì nel comizio finale della sua campagna elettorale. “Ho battuto il Presidente della Provincia. Dedico questa vittoria a mio padre” farfuglia mentre attorno scoppia la festa. C’è chi le prime bottiglie di champagne le ha mandate a comprare nella tarda mattinata di ieri. Nelle stanze del Pd i più anziani avevano capito che aria tirava mentre ancora si votava. All’appello del segretario del Pd l’elettorato di centrosinistra stava rispondendo compatto. Dall’altra parte nell’ampia squadra di Pentangelo i volti erano tirati. I cellulari squillavano all’impazzata. Qualcosa non andava. Inutili le chiamate dell’ultimo minuto. Diserzioni diventate palesi man mano che nei due comitati elettorali arrivavano i primi risultati. Cuomo in vantaggio in ogni seggio. Pentangelo molto dietro di lui. Quasi cento voti di scarto ad ogni ondata di risultati. Un vento di centrosinistra che ha cominciato a tirare appena cominciato lo spoglio, senza fermarsi mai. Così forte che, contro ogni scaramanzia, la gioia è esplosa in casa Pd a soli venti minuti dalla chiusura delle urne. Alla fi ne il presidente della provincia avrà lasciato sul tappeto venti punti percentuali rispetto al primo turno. In quelle stanze che avevano festeggiato la vittoria di Lino Polito, Ersilia Salvato e Salvatore Vozza ora si inneggia a Nicola Cuomo. Il più moderato in questo parterre. Ma Cuomo con il suo stile britannico, il fare un po’ brusco che tradisce solo timidezza, scalda il cuore dell’intero popolo di centrosinistra: “Il mio pensiero va a quelle persone che soffrono. Le famiglie che ho incontrato in questi mesi. Dobbiamo fare scelte in nome della solidarietà”. Sgomberato il campo dalle squadre di candidati che avevano portato in dote le loro preferenze al candidato del Pdl, la partita è diventata più difficile per chi doveva riconquistare alla causa del centrodestra una città appena uscita dal fallimento dell’esperienza Bobbio.
Non è servito a Pentangelo stringere patti che sulla carta avrebbero dovuto regalargli la vittoria a tavolino. L’addizione con la coalizione dell’avvocato Vitiello non ha funzionato. Gran parte di quell’elettorato è finito nel calderone dell’astensionismo. Il ticket Pentangelo-Vitiello non ha convinto. Un gelo che la coppia ha cercato di sciogliersi facendosi vedere davanti ai seggi per stringere mani e convincere gli indecisi. Ma nella sfida diretta Cuomo- Pentangelo gli stabiesi non hanno avuto dubbi. Più incerto sul terreno dell’esperienza amministrativa, Cuomo ha convinto spingendo sull’acceleratore del cambiamento. I volti nuovi che l’hanno circondato. I giovani e le donne che il centrosinistra ha portato in consiglio comunale hanno dato più garanzie a chi aveva da scegliere il sindaco a cui affidare uno dei pezzi di storia più difficili per Castellammare. Nello specchio di Pentangelo è stata proiettata l’immagine di un gruppo di facce note. Gli stessi che hanno mandato a casa Bobbio a due anni e mezzo dalla sua schiacciante vittoria. Politici in prima fila da anni a dispetto di inchieste giudiziarie e cambiamenti di bandiera. Questa volta nessuno di loro avrà il nome sulla poltroncina a fianco di chi comanda. E il film riprende da dove si era interrotto. Il centrosinistra è di nuovo protagonista con il sindaco Cuomo.
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