di Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico
Vico Equense - Tardano le richieste ufficiali del comune di Vico Equense all’ARPAC per la
verifica dei campi elettromagnetici sul territorio comunale.
Assistiamo a un sensibile ritardo nella procedura di richiesta all’ARPAC dei
rilievi dei campi elettromagnetici nel nostro Comune. La delibera di consiglio
comunale n.45 del 2012 ( a seguito di altra) prevedeva l’insediamento di un
tavolo di tecnici per elaborare un progetto di installazione delle antenne su
tutto il territorio comunale e la verifica dei campi elettromagnetici
esistenti, anche per le antenne di telefonia mobile poste su suoli privati.
Il tavolo si è insediato, i tecnici finalmente nominati ne hanno fatto
richiesta, ma le verifiche tardano. L’ufficio per il territorio, deputato a
richiederle all'ARPAC, giustifica il proprio ritardo con la mancanza di
personale e il troppo lavoro da assolvere.Nel contempo cresce nella Città uno
stato di tensione per il diffondersi del numero di ammalati in alcune zone
vicine alle antenne, e particolarmente a Montechiaro.
Diceria dell’untore o constatazione di un fatto reale?
Non è il caso di alzare polveroni, ma urge tempestività.
Per tale motivo la richiesta della misurazione dei campi elettromagnetici all’
ARPAC diventa un’urgenza, se non altro per restituire tranquillità ai cittadini
e finalmente arginare il problema dell’inquinamento elettromagnetico sul
territorio comunale, come deliberato.
La buona politica di un'Amministrazione si conferma nell’individuazione delle
priorità: questa lo è, sia perché è necessario dare seguito a ciò che l’assise
cittadina ha deliberato, sia perché lo richiedono il rispetto del principio di
precauzione previsto dalla normativa europea, e soprattutto la necessità di
rassicurare la gente.
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