Un portone sbarra il varco, che è in una proprietà privata
Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - L’accesso per raggiungere l’antica torre saracena è stato chiuso, un portone impedisce ai visitatori di recarsi nell’area. Una situazione che non va giù a molti cittadini che hanno organizzato una raccolta firme per chiedere all'amministrazione la rimozione degli ostacoli che impediscono l'accesso all'oliveto di Punta la Guardia, dove si erge la storica torretta. Promotori dell’iniziativa sono stati alcuni residenti di Seiano, che hanno coinvolto un’ampia fetta di popolazione, formando il comitato «Amici della torretta». L’area di Punta la Guardia, più conosciuta come Punta Scutolo, gode di una straordinaria bellezza ed è stata sempre meta di gite e passeggiate. «L'accesso - spiegano in una nota su Facebook gli Amici della Torretta - è da sempre avvenuto tramite la strada che collega il centro della frazione di Seiano con località Punta la Guardia, dove si trova la torre. Tale via pubblica, nella sua parte finale, attraversa un piccolo portone, con la scritta Barbara Cosenza e giunge quindi alla proprietà demaniale. Tuttavia, il portone d'accesso è stato arbitrariamente chiuso dal proprietario del fondo confinante». Chiare le richieste mosse all’amministrazione. «Chiediamo l'immediato ripristino del normale transito attraverso la riapertura dell'antico portale – continuano i membri del comitato – oltre che relazionare ai cittadini in ordine allo stato dei luoghi, con particolare riferimento alle condizioni strutturali della torre, nonché agli eventuali interventi di messa in sicurezza e restauro programmati». Quella sita in Punta la Guardia è una delle tre torri che caratterizzano lo stemma della città di Vico Equense. «Dai dati e dalle cartografie catastali – afferma Franco Cuomo, coordinatore territoriale dei Vas - si evidenzia che il proprietario del fondo avrebbe chiuso una strada vicinale di uso pubblico da 15 anni. Fino ad ora, passando per il fondo di questo imprenditore, da un altro accesso, il transito era comunque consentito. Oggi non è più così». Sull’argomento è stata presentata anche un’interrogazione consiliare a firma del gruppo «In movimento per Vico».
«Nell’ottobre scorso abbiamo protocollato una richiesta – spiega Natale Maresca, consigliere di In movimento per Vico - per avanzare, entro il termine ultimo del 30 novembre 2013, domanda di acquisizione dallo Stato al patrimonio comunale della torre di Punta la Guarda, ma non abbiamo avuto riscontro. Vogliamo capire quali sono le intenzioni del Comune. Abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere se vi è la volontà politica di acquisizione e di valorizzazione turistica dell’area». Diverse le motivazioni che hanno indotto il proprietario del fondo, Michele Arpino, a chiudere il varco. «Si tratta di una proprietà privata – spiega Arpino – e pertanto ho tutto il diritto di tenere la porta chiusa. Lasciandola aperta mi ritroverei in casa chiunque. In passato l’ho fatto e le conseguenze sono state terribili. Venivano vandali e tossicodipendenti. Un giorno ritrovai ragazzi accampati che avevano passato la notte lì. Ne va della sicurezza della mia famiglia. Già 15 anni fa ho chiuso il portone sito nella diramazione di via Punta la Guardia, adesso anche l’altro varco dal lato di casa Cosenza a causa di spiacevoli episodi che si sono verificati e che non mi fanno più stare tranquillo. Può transitare il contadino che si occupa dell’oliveto e tutti coloro che sono autorizzati. Sono, inoltre, disponibile ad aprire la porta ai cittadini che vogliono passare. Quando mi bussano apro senza problemi; ma non posso lasciare il portone aperto, è una questione di sicurezza». «Sono disposto a spiegare a tutti la problematica – conclude Michele Arpino – e a dimostrare loro che l’accesso è privato, che si tratta di casa mia, dell’abitazione in cui vivo con la mia famiglia. Se volesse, il Comune dovrebbe soltanto acquisire il bene e chiedermi l’esproprio di quell’area».
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