Regione Campania - Trentuno anni, ma finalmente la Regione Campania ha la sua legge sul turismo. L'aula ha approvato con 32 voti favorevoli il testo di legge che disciplina il settore turistico. Quello approvato è il frutto delle proposte di Schifone-Lonardo, Nappi-Aveta e D'Angelo-Mucciolo e del disegno di legge a firma dell'ex assessore regionale al turismo, Giuseppe De Mita, oggi parlamentare. Gli Enti provinciali per il turismo e le Aziende autonome di cura e soggiorno, già in fase di scioglimento, vengono definitivamente cancellati entro 180 giorni dalla approvazione del progetto di legge, e il personale viene trasferito in Regione. La legge delinea il sistema del turismo in Campania con l'obiettivo di porre le basi per lo sviluppo turistico regionale. Vengono puntualizzate le competenze in materia turistica di Regione, Comuni, Province e Città Metropolitane, accentuando il ruolo di programmazione e di indirizzo della Regione, attraverso l'adozione del Piano triennale per il turismo, il Programma annuale della Regione per il turismo e con l'istituzione del Tavolo Istituzionale per le Politiche turistiche, e puntando, per la parte più operativa, sui Poli Turistici Locali, che costituiscono forme associative di soggetti pubblici e privati per il turismo, che operano negli Ambiti territoriali turistici omogenei, le aree delimitate nelle quali, per storia turistica o per chiara potenzialità, sono organizzate e ottimizzate le offerte dei servizi pubblici e privati per il turismo nelle quali sono integrati il patrimonio umano, ambientale, produttivo e culturale del territorio.
I Poli turistici locali, che hanno diverse funzioni tra cui la redazione del programma annuale dei servizi e delle attività di promozione turistica e l'attuazione degli interventi per il miglioramento della qualità dei servizi turistici, vengono costituiti dalla Regione (che ha anche il potere di revocarli) su proposta degli Enti locali e dei soggetti privati, in forma associata, maggiormente rappresentativi sul territorio nel settore turistico. Tra gli strumenti, il Programma annuale dei servizi e delle attività ad opera di ciascun Polo turistico locale che deve essere in coerenza con il Programma triennale di competenza della Regione e con il Programma annuale della Regione per il turismo. Nasce l'Agenzia regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali, con l'obiettivo di attuare la programmazione regionale in materia di turismo e promuovere il turismo e i beni culturali nel nostro territorio e di fare da raccordo tra le azioni dei Poli turistici locali. Viene valorizzato il ruolo delle Associazioni Pro loco riconoscendone il valore sociale, costituendone l'Albo regionale e riconoscendo il ruolo di coordinamento dell'Unione nazionale Pro Loco d'Italia. Sono previsti i Servizi di Informazione ed Accoglienza turistica (Siat) al fine di migliorare la comunicazione e la promozione turistica, la Carta dei Servizi turistici, che definisce l'offerta e il livello essenziale dei servizi turistici, la Carta dei diritti del turista. (Fonte: ANSA)
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