Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - «Pochi vigili urbani in strada, troppi quelli “imboscati” negli uffici del comando. Serve assolutamente una regolata, così non si può andare avanti». L’ennesima bufera sul corpo di polizia municipale esplode con puntualità svizzera. E in un momento clou come l’estate. Si sa: Sorrento viene presa d’assalto dai turisti e c’è la necessità di mettere in campo i provvedimenti giusti per garantire un dispositivo di sicurezza adeguato. E non solo con le assunzioni degli agenti part-time stagionali. «Bisogna ottimizzare le risorse umane e stanare chi non ha compiti operativi» è l’attacco ancora una volta firmato dai vertici del Coordinamento sindacale autonomo che entrano in tackle sulle scelte prese dall’amministrazione comunale invitando il vicesindaco Giuseppe Stinga - fin dal primo giorno di mandato titolare della delega alla mobilità e al corso pubblico - a risolvere al più presto la situazione.
Che, come è noto, si basa soprattutto sulla mancanza di numeri e agenti. Casi strettamente legati anche ai paletti imposti dalla spending review per l’impiego dei fondi.
«Da tempo sono state segnalate le criticità del corpo di polizia municipale in una città quale quella di Sorrento ad altissima vocazione turistica - viene premesso in un comunicato stampa diffuso dal Csa rappresentato dall’esponente della segretaria provinciale Raffaele Esposito -. Il corpo risente da troppo tempo di una carenza di personale, acuita dall’ottusità delle normative centrali che hanno bloccato l’assunzione di nuove unità, e di una pessima distribuzione dei carichi di lavoro, ma certamente il personale stagionale e gli ultimi assunti, che da tempo svolgono con spirito di abnegazione il proprio compito, sono altamente professionalizzati, in quanto sottoposti a procedure di selezione pubbliche.
Piuttosto se si vuole bene alla città di Sorrento e rendere ad essa e soprattutto ai propri cittadini un migliore servizio pubblico, bisognerebbe con coraggio stanare il personale che da troppo tempo non viene adibito a mansioni operative, e quindi imboscato ad arte per non svolgere un ruolo attivo sul fronte della viabilità».
Ed è qui che adesso si consuma una battaglia intricata. A detta degli esponenti delle organizzazioni sindacali, negli uffici del comando di polizia municipale di Sorrento, il personale dei caschi bianchi adibito a mansioni non operative è in sovrannumero. «In questo caso - si rivolge il Csa al vicesindaco Giuseppe Stinga - la politica dovrebbe fare la propria parte con atti di indirizzo ben precisi per migliorare la qualità del servizio, atteso che da tempo la nostra sigla, pur riconoscendo a questa amministrazione una volontà di potenziare il corpo di polizia municipale, vede un totale silenzio assenso su tale tematica più volte portata a conoscenza».
Arriva comunque un’apertura, sottile e incisiva: «In ogni caso, visto che il confronto è l’anima della democrazia, confidiamo che si colga definitivamente l’occasione per affrontare e cercare di migliorare con proposte organizzative l’utilizzo del personale della polizia municipale». Manco a dirlo, adesso, la parola passa all’amministrazione comunale di Sorrento guidata dal sindaco Giuseppe Cuomo che, in ogni caso, un mese fa ha provveduto ad assumere altri cinque vigili urbani da destinare al presidio delle zone chiave del centro storico impiegando risorse economiche derivanti dai proventi incamerati dai verbali del Codice della Strada.
Non un’enormità, almeno a detta dei sindacati, ma che comunque ha proposto un incremento della forza lavoro impiegata dal comandante Antonio Marcìa. Nel corso delle prossime ore, al di là dei toni abbastanza accesi, potrebbe anche partire una richiesta ufficiale d’incontro. Da una parte i sindacati, dall’altra i vertici della giunta municipale, tutti uno di fronte all’altro per discutere della querelle e, magari, trovare un compromesso che possa mettere d’accordo Csa e amministrazione comunale.
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