domenica 27 luglio 2014

Massaquano. Sfratto alle poste, scatta la rivolta

Vico Equense - Pochi giorni separano l’ufficio postale di Massaquano dalla possibile chiusura. A lanciare l’allarme il gruppo consiliare di IN Movimento per Vico. Ci risiamo con la storia della chiusura degli uffici postali di Massaquano e Arola, che si è già posta drammaticamente nell'autunno del 2012 e sembrava essersi risolta. Ci fu, lo scorso autunno 2013, una delibera di Consiglio comunale che designava lo stato delle poste di Massaquano, Arola e Moiano come uffici di montagna, poichè tale stato attribuisce parte del canone di fitto al pagamento di Poste italiane. Un escamotage per alleggerirsi del peso”posta”. Ma non è stato così, tanto che il proprietario del locale ha annunciato l'arrivo dell’ufficiale giudiziario per lo sfratto. La cosa doveva avvenire martedì 15 luglio 2014 ed ora risulta rimandata al giorno 29 luglio. IN Movimento per Vico ha chiesto al Consiglio comunale la risoluzione immediata del problema per l’alta affluenza degli utenti, il numero notevole dei depositi degli utenti e il pagamento di moltissime pensioni. Quest’ultima cosa per l’ alto numero di anziani sul territorio. ”Qualche consigliere di maggioranza – commentano Andrea Lauro, Claudia Scaramellino e Natale Maresca - piccato ha risposto che nessuno parla se è la posta a fare disservizi. Gli abbiamo risposto che per i disservizi può e deve esserci protesta popolare contro l’ente Poste Italiane, ma che per la morosità la colpa è solo del “cattivo pagatore”, e dunque il nostro Comune. E se fosse il comune a comprare un locale per le poste o a mettere a disposizione qualche locale di sua proprietà in quella zona? Sarebbe una soluzione", concludono i consiglieri di minoranza.

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