di Anna Guarracino
Penisola sorrentina - Nulla è più bello di una piacevole lettura nei giorni estivi, su una spiaggia affollata, sotto l’ombrellone, al riparo dalla calura e dalla ressa della gente che va e viene.
Però scegliere un buon libro da leggere non è facile, a prescindere dai gusti personali.
Ma oggi non mancano le buone proposte perché, benché ci sia la crisi dell’editoria a favore del digitale, sugli scaffali delle librerie continuano ad essere esposte pubblicazioni cartacee accattivanti, moderne e significative, a parere degli stessi critici del settore.
Noi, poi, in Penisola Sorrentina, siamo ancora più fortunati perché l’estro creativo degli autori nostrani non è andato in vacanza né ha risentito della crisi nazionale. Sarà perché qui “dove il mare luccica e tira forte il vento” -a dirla con Dalla- è più forte l’ispirazione poetica e più sentito l’amore per la letteratura, si trovano in edicola interessanti testi di narrativa e di ricerca, a firma locale. Per lo più si tratta di romanzi, veri o fantastici, dalla trama avvincente che incuriosiscono e affascinano per l’originalità del racconto e per l’imprevedibilità dello sviluppo o anche di riflessioni personali, dialoghi e testimonianze di autori in cerca di spiegazioni sull’essenza della vita e sull’esistenza di fenomeni a cui la scienza non dà risposte certe.
A riscontro, ricordo le recentissime e interessantissime pubblicazioni, tutte al femminile, delle scrittrici, nostre compaesane: “Tre fili di perle” di Anna Sallustro, “ Come l’onda” di Rosanna Ferraiuolo, “La felicità è di questo mondo?” di Manuela Rossi e “Viaggio fantastico fra i pianeti del sogno” di Anna Bartiromo, tanto per citarne alcune.
In questi giorni sto leggendo quest’ultimo lavoro della Bartiromo e ancora una volta mi stupisco per tanta creatività e verve artistica.
L’autrice, probabilmente stanca della confusione che impera nel mondo reale, si proietta, sotto le false spoglie di Ketty, in un mondo parallelo al nostro, disperso nella vastità interstellare, “tra le scie di meteoriti perdute e di satelliti sconosciuti”, per cercare e trovare risposte agli interrogativi di sempre: -Perché la gloria? A che servono i ricordi? Come spiegare le diverse sfaccettature dell’amore? Cos’è la malinconia se non tristezza per la fanciullezza perduta?
Il viaggio della piccola Ketty terminerà sul decimo pianeta, il pianeta “Alfa”, “custode di profonde verità che riguardano non solo le origini della vita ma anche quelle di tutto il cosmo, nonché di un altro mistero, che per ora non ci è dato sapere”.
A farla da padrone in tutto il racconto sarà la poesia, l’unica superstite del naufragio umano.
L’avventura della protagonista in questo sogno finisce al suo risveglio ma la piccola perplessa rimane a chiedersi se questo suo strano, insolito viaggio fantastico sia stato davvero soltanto un sogno.
Di certo, vale la pena di avventurarsi con lei in questo mondo parallelo per vivere la sua stessa esperienza fantastica abbandonandosi alla magia del sogno perché, come dice P. Coelho, “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” ed io aggiungo che solo leggendo straordinari libri, come questi, possiamo scalare le alte vette della Cultura e ammirare sempre nuovi orizzonti.
Buona lettura a tutti!
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