Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Nessuna preclusione al provvedimento di demolizione dell’ecomostro di Alimuri emanato dal Comune di Vico Equense. Il Tar Campania, con una ordinanza di giovedì scorso, ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dalla società Sica. Il manufatto che deturpa da 50 anni il paesaggio della costiera ha i giorni contati: il 30 novembre sarà abbattuto in soli dodici secondi, attraverso l’utilizzo di micro-cariche. Non ci saranno ostacoli che potranno impedire la demolizione dell’ecomostro. Sull’annullamento dell’accordo del 2007 resta, invece, un punto interrogativo. Secondo l’intesa siglata tra società, Provincia di Napoli, Regione Campania, Comune di Vico Equense, Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici e ministero per i Beni e le attività culturali, alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di una struttura dello stesso volume, su un altro sito da individuare. Il Comune di Vico Equense, con un decreto, ha annullato l’accordo sulla base della scoperta dell’illegittimità del manufatto: dal confronto dell’autorizzazione concessa all’epoca ai proprietari con il rilievo effettuato sul luogo nel 2010 dai tecnici della Procura di Torre Annunziata è emersa l’esistenza di difformità. «Le questioni sollevate relativamente all’annullamento dell’accordo del 2007 – si legge nell’ordinanza del Tar Campania - andranno trattate nella competente sede di merito». Per la società Sica quell’intesa è ancora valida. «Ribadiamo la legittimità dei titoli e dell'accordo – dichiara l’avvocato Gian Luca Lemmo - come da ultimo consacrata dal Presidente della Repubblica, con un decreto previo parere del Consiglio di Stato».
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