martedì 25 novembre 2014

Flora Beneduce: “Violenza di genere, un male insidioso e devastante”

Flora Beneduce
L’onorevole interviene alla kermesse “Troppo Amore”, organizzato da “Mamme al Centro” 

Meta - “Oggi è il giorno in cui emerge il dolore sommesso di tante donne, il giorno in cui il rosso delle ferite è più acceso e le lacrime urlano in modo straziante. Oggi è il giorno della scoperta di condizioni nascoste, che il silenzio alimenta, fino a trasformarle in tragedia. Bisogna interrompere questa spirale autodistruttiva, parlando, raccontando, denunciando. Le istituzioni devono sostenere il percorso di rinascita delle vittime di violenza, e dei loro figli”. Questo il messaggio che Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e vice presidente della Commissione Affari istituzionali, porterà oggi pomeriggio alla sala convegni dell’Istituto comprensivo Buonocore Fienga di Meta, che ospiterà la kermesse “Troppo Amore”. Lo slogan dell’evento, organizzato da Mamme al Centro e patrocinato dalla regione Campania, è “Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande”. “I dati del rapporto sulla sicurezza “Bes 2013”, resi noti da Istat e Cnel, indicano che il 48,6% delle donne in Campania ha paura di subire violenza sessuale. L’elemento sconcertante è che siamo a sei punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Inoltre, nella nostra regione si registra un triste primato di violenza. Il 3,9%, su un campione di 100 donne tra i 16 e i 67 anni, ha subito violenza fisica. La media nazionale è di 2,7. Il tasso campano di violenza domestica sul le donne è del 2,9, maggiore dello 0,5 rispetto alla media nazionale (2,4) – continua l’onorevole Beneduce -. La famiglia, paradossalmente, è il luogo meno sicuro per una donna che tace, subisce, soffre. E che spesso non riesce a farne a meno”. Flora Beneduce ritiene che la soluzione alle situazioni di minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, tragedie domestiche e a tutto ciò che può essere ricondotto alla violenza di genere sia la rete di supporto alle donne che ne sono vittime.
 
I referenti istituzionali devono essere garanti del funzionamento di questa rete di centri, case di accoglienza, strutture e associazioni. “Con la legge numero 22 del 2012, sono stati istituiti il Centro regionale di coordinamento dei servizi territoriali, con il compito di sviluppare interazioni e cooperazioni finalizzate all'ottimizzazione degli interventi contro la violenza di genere e l'Osservatorio regionale della rete antiviolenza, che realizza il monitoraggio, la raccolta, l'elaborazione e l'analisi dei dati sul fenomeno della violenza di genere. L’Osservatorio, purtroppo, a distanza di anni, è ancora in una fase embrionale e sto lavorando affinché si passi finalmente allo start up – conclude l’onorevole Beneduce - . Il mio impegno come consigliere regionale è totale, perché la violenza è sempre più vicina, terribile e insidiosa di quanto non si creda”.

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