sabato 29 novembre 2014
Tumori, un vademecum per migliorare l'assistenza al paziente
Massa Lubrense - L’appropriatezza terapeutica come regola d’oro per affrontare le
malattie oncologiche. Un vademecum di ‘5 comportamenti saggi’ da parte
del medico per migliorare l’assistenza al paziente e, nello stesso
tempo, garantire un uso razionale delle risorse economiche.
Sono queste le novità nella cura dei tumori, emerse durante il
convegno “Appropriatezza terapeutica nella pratica clinica
oncologica”, conclusosi oggi a Villa Angelina a Massalubrense,
organizzato dal dottor Giacomo Carteni’, direttore dell'Unita’
operativa di Oncologia medica dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
“Parola d’ordine: sostenibilità umana e scientifica. Perchè, se e’
vero che anche in Campania il tumore e’ tra le prime cause di
mortalità, con una percentuale del 6 per cento superiore rispetto al
nord Italia, dall'altro la sanità regionale commissariata e’ alle
prese con una devastante crisi economica - dice il dr. Carteni’ -. La
comunità scientifica campana riunita nella ‘due giorni’ massese ha
ritenuto rilevante e, quantomai attuale, tracciare le linee guida sul
corretto rapporto tra beneficio atteso e costi da sostenere per
migliorare la qualità della vita dei pazienti”. “Innanzitutto -
aggiunge - bisogna impedire che l'ammalato venga sottoposto a esami o
a terapie non basate su prove di sicurezza e utilità. Evitare
l'impiego di nuovi farmaci, spesso costosissimi, laddove non c'e’
certezza sull'efficacia. Rispettare le regole imposte dal Ministero in
termini di rigore metodologico. Valutare una terapia che migliori la
qualità di vita del paziente. Razionalizzare la spesa in nome di un
approccio etico, coniugando innovazione e programmazione”.
“Accanto ai tradizionali criteri di qualità, bisogna considerare
vivibilità, equità, sostenibilità economica, criteri culturali,
psico-sociali e ambientali e, soprattutto, la condivisione con il
paziente di tutte le opzioni terapeutiche. In altre parole - conclude
Carteni’ - occorre garantire le risorse giuste al momento giusto,
indirizzando gli ammalati nel loro percorso all'interno della
struttura sanitaria evitando ridondanze”
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